Fiat, accordo con la giapponese Mazda
TORINO – La Fiat si allea con i giapponesi per produrre due spider con il marchio Alfa e Mazda. Il memorandum tra le due case, reso noto ieri mattina, prevede che i due modelli vengano realizzati nello stabilimento di Hiroshima «distinti nel design» e con «motorizzazioni specifiche per il marchio». In sostanza, le due auto avranno in comune la piattaforma, che è un’evoluzione di quella su cui è realizzata l’attuale Mx-5, ma saranno diverse nel resto. Così accade già oggi per la Fiat 500 e per la Ford Ka, prodotte nello stesso stabilimento polacco. Lo spider con il marchio Alfa dovrebbe rinverdire i fasti del «Duetto», il modello che in America divenne famoso con il film «Il Laureato». In autunno il memorandum d’intesa non vincolante annunciato ieri dovrebbe tradursi in accordo vero e proprio. La produzione dovrebbe iniziare «a partire dal 2015».
L’annuncio di ieri rientra nella strategia del Lingotto di rinsaldare le alleanze sullo scacchiere asiatico, quello dove finora la casa di Torino ha incontrato le maggiori difficoltà . Ma serve anche a smentire le voci su un progressivo abbandono, da parte di Torino, del marchio Alfa Romeo che, com’è noto, fa gola ai tedeschi della Volkswagen. «Questo accordo – ha subito commentato Sergio Marchionne – dimostra chiaramente il nostro impegno verso Alfa Romeo e la nostra determinazione nel renderlo marchio globale. Collaboreremo con il leader assoluto nelle architetture di veicoli compatti a trazione posteriore». La Mx-5 infatti, realizzata a partire dal 1989, è la spider più venduta di tutti i tempi. Oltre alla spider, all’inizio del 2014 l’Alfa Romeo avrà un suv, prodotto a Mirafiori insieme a un gemello con il marchio Jeep. E per quella data dovrebbe essere pronta anche la Giulia, il modello con cui il Lingotto conta di far sbarcare il marchio del biscione negli Usa.
In questo modo Marchionne intende rintuzzare le continue profferte tedesche per il marchio Alfa. Le punture di spillo sono proseguite ieri proprio a Torino dove Volkswagen ha riunito una trentina di aziende dell’automotive locale che lavorano per i costruttori germanici. Tra i presenti, in casa Giugiaro, anche l’ex designer di Alfa, Walter De Silva, ora dirigente a Wolfsburg: «Quello con Mazda – ha detto De Silda – è solo un memorandum di intesa, ne hanno fatti tanti». Ancora più pesante il commento di Giugiaro: «La Fiat con l’Alfa ha un problema di orgoglio, ma rischia di far andare il marchio a bagnomaria». Più signorile il giudizio di Giuseppe Tartaglione, ad di Volkswagen Italia: «Fino a quando uno può, è giusto che si tenga i suoi gioielli». Ma non sarà facile difendersi dall’espansionismo industriale tedesco.
Per ora comunque l’alleanza italo-giapponese per realizzare il futuro «Duetto» è puramente industriale. L’ad di Mazda Wojciech Halarewicz ha dichiarato ieri che quella con Fiat «sarà unicamente un’alleanza di carattere produttivo e non commerciale» mentre per quel che riguarda possibile future collaborazioni con Torino nei settori dei veicoli elettrici e dei motori, l’ad giapponese ha risposto in un’intervista all’Ansa che «è ancora presto per fare anticipazioni di questo genere». Il «Duetto» con gli occhi a mandorla sarà comunque l’inizio di una collaborazione, la seconda della casa torinese con un costruttore giapponese dopo quella con la Suzuki che ha dato vita al mini-suv Fiat «Sedici».
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