Coppie gay, l’apertura della Fornero

ROMA – Il ministro Fornero apre alle coppie gay. «Si deve riflettere sul tema delle persone dello stesso sesso che chiedono di essere famiglia. Indipendentemente dalle convinzioni personali», afferma Elsa Fornero. “È possibile una alleanza italiana per la famiglia?”. La domanda retorica che dà  titolo al convegno organizzato dal dicastero di Andrea Riccardi, cui partecipa il ministro del Lavoro con delega alle Pari opportunità , si fa dato politico e schiude una breccia sulle coppie di fatto e di omosessuali. Scontate arrivano le reazioni del centrodestra. L’ex sottosegretario Roccella invoca la Costituzione, Gasparri ammonisce il premier Monti a non cedere «alla sindrome Obama sui matrimoni gay». 
«La famiglia è in crisi. Una crisi innanzitutto di identità : la famiglia tradizionale rischia di diventare un’eccezione, non è più la regola. Oggi le famiglie si fanno e si disfano, le coppie di fatto chiedono di essere considerate famiglie, ci sono coabitazioni di persone dello stesso sesso che chiedono la stessa cosa». Fornero dice con chiarezza di non schierarsi «a favore di una cosa o dell’altra» ma sottolinea che «esiste un problema di identità  familiare e non possiamo far finta di niente». L’invito è a riflettere. «Dobbiamo sforzarci – dice – di distinguere la parte riconducibile a un sistema di valori tradizionali e una visione aperta in cui tutti chiedono diritti». 
Il Pdl avverte subito che non ci sta. Anzi, attacca. «Fornero sbaglia, cerca solo consensi», dice l’ex ministro Carlo Giovanardi. E l’ex sottosegretario Eugenia Roccella ripete: «In Italia la famiglia tradizionale tiene». La deputata del Pd Paola Concia sottolinea invece che «le parole del ministro sono semplicemente frutto di un’analisi onesta della realtà  italiana». Nulla di sconvolgente, semmai «una presa d’atto che in un paese civile tutte le famiglie devono avere le stesse opportunità ». Soddisfatti anche Fabrizio Marrazzo del Gay Center e i radicali. 
Indubbia l’apertura del governo. Per la prima volta un ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, con una circolare ai presidi ha invitato le scuole a celebrare, domani, la giornata contro l’omofobia.

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