Vivere con mille euro al mese ecco come affronta la crisi la metà dei pensionati italiani
Il 45,4% dei pensionati italiani arriva a stento a fine mese con un assegno inferiore ai mille euro. Secondo i nuovi dati Istat-Inps diffusi ieri – ma riferiti al 2010 – quasi 8 milioni di italiani, per lo più anziani, sono costretti a tirare la cinghia, e di questi 2,4 milioni sono sotto i 500 euro mensili. Una situazione preoccupante, destinata allo stallo per via delle misure di austerità . La spesa italiana per le pensioni, intanto, sfiora i 260 miliardi, assorbita per il 71 per cento da assegni di vecchiaia e anzianità . Una spesa che cresce dell’1,9 per cento rispetto al 2009, in attesa dei risparmi innescati dalla riforma Fornero, mentre la sua incidenza sul Pil cala (di poco) al 16,64 per cento. Due ritirati su tre possono contare su una sola pensione e la metà dei 16,7 milioni di pensionati ha tra i 65 e i 79 anni. Ma 234 mila persone intascano più di 4 assegni e 584.500 sono under 40. QUASI la metà dei pensionati italiani vive con meno di mille euro al mese. Si tratta di 7,6 milioni di persone (per il 55% donne) costrette a spaccare il centesimo, a partire dalla sempre più magra spesa quotidiana. E non di rado a fare da “cassa integrazione” per i figli espulsi dal mercato del lavoro. La fotografia, restituita da Istat e Inps, si riferisce al 2010. Al riparo dunque dagli effetti della riforma Fornero e della rivalutazione negata agli assegni sopra i 1.400 euro (lordi), decisa dal Salva-Italia per quest’anno e il prossimo. Ma altrettanto allarmante.
COME SI VIVE CON MILLE EURO Casa, bollette, spesa. Tre voci che valgono l’80 per cento del bilancio mensile di un pensionato “milleurista”. I rincari di luce, gas, acqua e rifiuti, ma anche del biglietto del bus in moltissime città italianee della benzina, mettono a dura prova l’economia domestica di una famiglia monoreddito. Nelle simulazioni eseguite da Federconsumatori, per stare nei confini dei mille euro, il pensionato deve sperare in un affitto agevolato (enti, case popolari), oppure in un mutuo residuo molto basso. Altrimenti si va sotto, in rosso.
L’IMU E L’INCUBO FINE MESE L’Imu ora complica il quadro e preoccupa molto i più anziani che non sanno quanto e come pagare. Mentre il capitolo salute è appeso alla speranza di limitare i controlli alla routine.
Risparmi: zero. Si taglia su tutto: spostamenti, telefono, abiti, scarpe e sempre più anche sul cibo. «Una situazione drammatica, se i nostri pensionati sono costretti a sacrificarsi a tavola», commenta Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori. Secondo un’altra simulazione curata dal Codacons, riservare almeno 20 euro al mese per i regali ai nipotini comporta tirare sulle spese per la casa (massimo 10 euro), gli acquisiti di riviste, libri e fiori (al più 24 euro), non cenare mai fuori casa, spendere solo 34 euro per vestiti e calzature e limitare a 70 euro gli esborsi per medicine e analisi.
IL QUADRO TOTALE Nel 2010 in Italia sono state erogate 23,8 milioni di prestazioni a 16,7 milioni di pensionati. E questo perché un terzo riceve più di un assegno (di solito i titolari di pensioni sociali, invalidità civili, indennità varie).
In media un pensionato italiano percepisce 15.471 euro (lordi) all’anno. Peggio le donne che, pur essendo più della metà dei ritirati totali (53%), incassano il 70 per cento di quanto riservato agli uomini: 12.840 euro in media, contro 18.435. La metà dei pensionati vive al Nord (dove si concentrano molti beneficiari di assegni di vecchiaia), circa un terzo al Sud (dove invece prevalgono i titolari di invalidità o pensioni sociali), un quinto al Centro.
NON SOLO ANZIANI Sette pensionati su dieci hanno più di 64 anni, ma un quarto è trai 40ei 64 annie il 3,5 per cento sotto i 40. Il 42 per cento degli uomini incassa più di 1.500 euro al mese contro un quinto appena delle donne (il resto, l’80 per cento, è sotto quella cifra, più della metà è sotto i mille euro). I pensionati “d’oro” sopra i 2 mila euro al mese sono 2,8 milioni. Molti in un Paese che conta 71 pensionati ogni 100 occupati (erano 74 dieci anni fa).
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