Vendite Fiat, nuovo crollo in Europa: -25,8%

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TORINO – Se si esclude l’Italia, solo un’auto su trenta tra quelle vendute nel resto d’Europa è del gruppo Fiat. All’inizio di aprile i dati del mercato italiano dell’automobile erano stati severissimi per il Lingotto. Ieri quelli delle vendite di marzo in tutta Europa non sono meno gravi. Torino spiega che, almeno in parte, ha pesato sulle vendite di marzo l’effetto dello sciopero delle bisarche e nel comunicato di commento ai dati osserva che le interruzioni produttive dovute alla fermata dei camionisti hanno impedito la consegna «di circa 12.000 auto che verranno recuperate nei mesi prossimi». Ma anche aggiungendo quelle 12 mila auto ai risultati del mese di marzo, il dato di Torino è preoccupante. Il gruppo Fiat ha fatto registrare un crollo del 25,8 per cento rispetto allo stesso mese del 2011 e la quota di mercato è passata dal 6,8 al 5,4. Le auto vendute sono state 81.469 contro le 109.831 di un anno fa.

Anche aggiungendo le 12 mila perse per lo sciopero delle bisarche, i marchi di Torino arriverebbero comunque a 93.000 pezzi venduti, 16 mila in meno del marzo 2011, e otterrebbero una quota di mercato del 6,2 per cento, lo 0,6 per cento in meno di dodici mesi fa. Anche senza sciopero delle bisarche i marchi torinesi scivolano dunque al sesto posto tra i costruttori nel vecchio continente, superati anche dai tedeschi della Bmw. Fuori dall’Italia la Fiat vende 45 mila auto, il 3,3 per cento del mercato d’oltralpe. Le note positive per il gruppo guidato da Marchionne sono le vendite per segmento: la Panda e la 500 continuano a guidare la classifica delle piccole utilitarie. Continua il successo del marchio Jeep che sale del 56 per cento da 1.800 a 2.800 pezzi venduti.

Il mercato europeo è in rosso per tutti anche se in misura assai più contenuta di quanto non accada a Fiat. A livello continentale il calo è stato del 6,6 per cento: in negativo i principali mercati con l’eccezione della Germania e della Gran Bretagna. L’allarme spinge i costruttori e le autorità  dell’Ue a correre ai ripari: oggi a Bruxelles è stata convocata una riunione tecnica. Tra le proposte in campo, quella di rendere meno severo il piano europeo sulla riduzione delle emissioni inquinanti.

L’ultimo grido d’allarme sullo stato di salute del mercato, in questo caso di quello italiano, viene dalla Federauto: l’associazione dei concessionari segnala nel primo trimestre 2012 il crollo delle vendite di auto di lusso. La Ferrari segna meno 51 per cento e Maserati sprofonda del 70. Effetto dei controlli antievasione ma anche della coda di paglia di chi in passato avrebbe acquistato evadendo il fisco.

La crisi favorisce i tedeschi e il gruppo Volkswagen, che ormai rappresenta quasi un quarto (il 23,5 per cento) del mercato continentale delle quattro ruote ne approfitta per venirea fare shopping in Italia anche nel mercato delle moto. Potrebbe essere annunciata ufficialmente oggi la cessione della Ducati all’Audi per 862 milioni di euro. Così anche Valentino Rossi dovrà  imparare il tedesco mentre Wolsburg può combattere a viso aperto la battaglia sulle due ruote contro i rivali della Bmw.


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