“La Rete è oscura come l’umanità  e nessuno può essere davvero sicuro”

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Vent’anni fa, scrissi un libro, Giro di vite contro gli hacker, che parlava di computer e di crimine. Ricordo ancora lo shock quando entrai in alcuni BBS di allora, trovandoli stracolmi di evidenti e spudorate attività  criminali. Quello shock non deriva dal crimine in sé. Si traffica droga sulla Silk Road, ma se ne traffica molta di più nel Messico attuale, dove inoltre si spara, si decapita, si riducono le persone in schiavitù. Lo shock viene piuttosto dall’atteggiamento morale dei partecipanti. Perché gli utenti della Silk Road sono “su Internet” senza usare nessuno dei suoi protocolli pubblici standard e, peggio ancora, fanno scambi in un mercato nero con un tipo di “denaro” che non è nemmeno denaro vero. Se questo non bastasse come insulto alla pubblica decenza, sono anche degli hacker “cypherpunk”. Per vent’anni si sono divertiti sfidando le autorità  a fermare le loro cripto-tecnologie. Dedicano più energie alla sfida e al disprezzo che al crimine vero e proprio. La mania del bitcoin è un’innovazione interessante, ma se bitcoin rappresentasse una minaccia seria alla stabilità  pubblica, crescerebbe alla velocità  della luce come Twitter o Pinterest. Invece, non è cresciuto. La somma di denaro che circola in bitcoin equivale appena a una minima parte dei soldi sporchi riciclati da un qualsiasi grande partito europeo moderno. Indubbiamente, ai sostenitori dei bitcoin piacerebbe molto diventare una delle principali fonti di frodi finanziarie, ma ne ce ne sono già  tante. Nonostante l’impegno, il bitcoin non è riuscito ad affermarsi. Mi dispiace per gli aspiranti criminali dilettanti che pensano di poter essere totalmente anonimi e sicuri nell’attuale Internet. Non ci è riuscito nemmeno Osama Bin Laden, ed era cento volte più astuto e abile degli hacker drogati che usano la Silk Road. La maggior parte delle persone che installano BitTorrent e cercano droghe facili usano anche Facebook. Se te ne vai in giro fatto di droghe che hai comprato sulla Silk Road, andrai probabilmente a cacciarti in altri guai.
Del resto, guardate che cosa succede quando la polizia chiede un mandato per investigare sulle vostre attività  su Facebook: come per magia, in un attimo e quasi senza sforzo, la polizia entra in possesso di una lista sicura e accurata di tutti i vostri “amici”, foto comprese, dei messaggi sulla vostra bacheca, di tutto ciò che avete condiviso, dei vostri commenti… E perfino delle attività  su Facebook che pensate di aver “cancellato”. La polizia non ha nemmeno bisogno di alzarsi dalla sedia per farlo. Anche questo è scioccante, ed è una prospettiva oscura. La Rete è oscura perché l’umanità  stessa ha dei lati oscuri e i nostri network non sono certo i nostri redentori morali. Abbiamo il potere di dare il meglio di noi stessi, ma anche il peggio. 
(traduzione di Luis E. Moriones)


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