«È l’interesse pubblico»

by Editore | 20 Aprile 2012 8:59

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Sindaco Luigi De Magistris, quello con Romeo è il miglior accordo possibile?
Non è un accordo, è una transazione giudiziaria. Romeo vantava un credito ingente verso il Comune. Non fare questa transazione avrebbe voluto dire non avere la disponibilità  del patrimonio immobiliare, non poterlo collocare in bilancio. Sarebbe stato devastante, rischiavamo di non pagare gli stipendi.
È però una transazione che fa risparmiare al comune solo il 10% dei debiti.
Era indispensabile, su questo convenivamo tutti. Romeo partiva da una punteggio di sei a zero in suo favore, per usare un termine tennistico. Non è al sindaco che spetta fare la transazione, l’hanno fatta persone di cui ho la piena fiducia. Dunque sono certo che viste le condizioni di partenza sia la migliore possibile. Noi Romeo lo ereditiamo dalla giunta Iervolino, assieme a questa situazione disastrosa. L’accordo con Romeo scade a dicembre, stiamo già  predisponendo la nuova gara. Sono molto soddisfatto di poter avere il patrimonio immobiliare a disposizione.
È soddisfatto anche della proposta dell’«Insula Antica Dogana» che avanza Romeo?
È solo una proposta, come tantissime che riceviamo. Non capisco la polemica, è eccessiva. Di ogni proposta si valuta innanzitutto la fattibilità  in termini giuridici e urbanistici, lo faranno gli uffici. Solo dopo ed eventualmente si può fare una valutazione politica. Comunque la proposta dell’Insula non fa parte della transazione, non c’entra nulla. Dopo la transazione Romeo l’ha avanzata, ed è suo diritto anche perché lui è, lo si voglia o no, il nostro gestore.
La Corte dei Conti lo accusa di aver gestito male, causando un danno economico al comune.
Può essere inquisito, processato, condannato, resta il nostro gestore fino a dicembre. È quindi interesse del Comune avere da lui il massimo dei risultati possibili dalle vendite e dalle rivalutazioni immobiliari. E sulle sue proposte decidiamo noi.
A lei la proposta piace? Romeo ha scritto che «il sindaco si è appassionato all’idea».
Non ho visto la proposta. È all’attenzione dell’assessorato al patrimonio, faranno loro una prima valutazione. Ma è solo una questione ai margini della transazione, è molto più importante che vada in porto tutto quello che è previsto. È una grandissima operazione di vendita di edilizia residenziale pubblica, tremila alloggi. Significherebbe dare risorse certe a noi e la proprietà  della casa ai ceti popolari.
Anche dalla sua lista civica le dicono che è sbagliato fare accordi con un imprenditore che ha la storia di Romeo.
Io sono un amministratore, non faccio dibattiti politici su questo. Così come non ho detto “non voglio avere rapporti con Berlusconi” quando lui era il presidente del Consiglio. La storia giudiziaria di Romeo io la conosco benissimo. E ripeto: non lo sto scegliendo io come gestore. Io sto solo facendo gli interessi della mia amministrazione e dei cittadini di Napoli. Per questo adesso mi aspetto che Romeo faccia bene il gestore e vada avanti con le dismissioni previste dalla transazione.
Teme che un eventuale stop alla proposta sull’Insula possa condizionarlo?
L’Insula non c’entra con la transazione. Questo dev’essere chiarissimo. Io su quel progetto non posso dire nulla, non l’ho visto. Quando lo vedrò, se qualcuno dovesse decidere di passarmelo, allora mi pronuncerò. Nel frattempo posso solo dire una cosa che vale per tutti i progetti, provengano da Romeo o dai centri sociali. Tutti saranno valutati sulla base della nostra linea politica e nel rispetto del piano regolatore generale. Se ci sono elementi di contrasto con il piano non passeranno mai.

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