La vita difficile di un condominio: arriva la sit-com contro la discriminazione
Roma – Si chiama “I vicini. Il mondo inizia dalla porta accanto” la sit-com contro la discriminazione. È l’ultima iniziativa dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, la serie prevede cinque episodi. ”Sarà un prodotto veicolato con internet diretto al mondo della scuola – ha spiegato il direttore dell’Unar Massimiliano Monnanni – Cinque corti pensati, scritti e sceneggiati non da professionisti ma da ragazzi selezionati attraverso un bando pubblico. Il concetto è che tutti possiamo essere vittime di pregiudizi e a volte i pregiudizi allignano anche all’interno di gruppi a loro volta discriminati. Nella sit-com si vedono in un fabbricato diversi appartamenti e scopriremo che i gay possono avere pregiudizi verso i cinesi, i cinesi verso gli anziani, i disabili verso i gay, ecc..”
Il progetto, finanziato attraverso il Fondo sociale europeo, è stato integralmente realizzato da un gruppo di giovani under 30 nel corso di sei mesi di frequenza di un laboratorio tecnico pratico in cui sono stati costruiti soggetti, personaggi, storie e realizzate le riprese e il montaggio. La sitcom verrà proiettata e presentata integralmente giovedì 3 maggio 2012 alle ore 19.30 al Forte Fanfulla in via Fanfulla 5, a Roma e successivamente in quattro eventi che si realizzeranno a Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Bari e promossa in numerose scuole medie e elementari a partire da quei territori dove l’Unar è presente con accordi e protocolli di intesa con gli enti locali.
Secondo i dati dell’Unar nei primi tre mesi di attività del 2012 sono aumentate del 30% le istruttorie rispetto all’anno scorso. “Nel 2011 ci sono state 1000 istruttorie, 766 nel 2010 e erano 373 nel 2009 – sottolinea il direttore Monnanni – Questo aumento è dovuto al fatto che stiamo mettendo a punto una maggiore capacità dell’ufficio di intercettare la discriminazione e di offrire consulenza e tutela”. Il 21 marzo nella giornata contro il razzismo l’Unar ha portato in piazza oltre 50 mila ragazzi delle scuole in 35 città italiane per una catena umana. (rc)
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