by Editore | 12 Aprile 2012 10:27
A mezzogiorno in punto, termine ultimo per la presentazione delle liste, all’appello manca soltanto quella del generale dei carabinieri in pensione Antonio Pappalardo, esclusa dalla competizione perché presentata fuori tempo massimo. Al momento le liste ufficialmente presentate sono 28 e sostengono 11 candidati a sindaco che il 6 e 7 maggio si contenderanno un Palazzo delle Aquile sull’orlo della bancarotta. Sono più di mille candidati al consiglio comunale sono un record, segno della frammentazione e dello stato di decomposizione dei grandi partiti, nonché dei vecchi poli.
I candidati di peso sono quattro, forse cinque: Massimo Costa (sostenuto da Pdl, Grande Sud e Udc); Marianna Caronia (ex Mpa lanciata dal Pid dell’ex Udc Saverio Romano) – i due ieri hanno siglato un patto per il reciproco sostegno al secondo turno – ; Leoluca Orlando (appoggiato da Idv, Prc e Verdi); Fabrizio Ferrandelli (candidato ufficiale di Pd e Sel); e Alessandro Aricò (Mpa, Fli e Api).
Secondo i sondaggi nessuno dei principali concorrenti riuscirebbe a centrare l’obiettivo al primo turno. La campagna elettorale è però appena entrata nel vivo e soltanto i prossimi giorni, quando anche tutti i big dei partiti nazionali saranno scesi a Palermo, potrebbero fornire un quadro un po’ più chiaro sul futuro amministrativo che attende la città e di riflesso l’isola.
Nel centro sinistra la sfida più attesa è quella tra Orlando, l’ex sindaco della Primavera, la cui ridiscesa in campo ha rimescolato le carte anche nel centrodestra, e l’ex capogruppo dell’Idv in comune Fabrizio Ferrandelli, circa trent’anni meno di lui, diventato nemico numero uno dello stesso Orlando.
I due sfidanti di marcano vista. Ognuno si muove in base alle mosse dell’altro. Anche i rispettivi programmi si assomigliano – con la difesa dei «beni comuni» in prima linea – e i potenziali elettori potrebbero essere gli stessi. Entrambi negli ultimi giorni hanno presentato, così come prevede la normativa, una parte degli assessori che li affiancherà in caso di vittoria. Tra i nomi nuovi proposti l’altro giorno da Orlando c’è Giuseppe Barbera, docente universitario di Colture arboree all’università di Palermo, un nome molto apprezzato in ambienti di sinistra. Nella squadra di Ferrandelli è invece entrata Titti De Simone, ex parlamentare Prc ora in Sel, candidata a un assessorato di peso.
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