Impregilo, ecco il piano di Gavio per contrastare Salini

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MILANO – Anche l’Auto To-Mi di Beniamino Gavio starebbe studiando un piano per Impregilo, ma prima di svelare il suo progetto industriale il gruppo di Tortona è pronto ad ascoltare sia quello del general contractor (che si avvale della consulenza di McKinsey e Jp Morgan), sia quello del rivale Salini (affiancato da Kpmg e Boston Consulting). 
L’idea del gruppo di Tortona è quella di mettere insieme le competenze per creare opportunità  di crescita sia per Impregilo nelle costruzioni, sia per Sias nelle concessioni fuori dai confini nazionali, come fatto in passato con le attività  cilene di Costanera. Gavio che ha stima dell’attuale management di Impregilo, starebbe però vagliando anche qualche possibile nuova candidatura per rifocalizzare il gruppo sull’Italia, senza però perdere lo standing internazionale di Impregilo. L’idea di Beniamino Gavio è quella di aumentare le nuove commesse a livello nazionale, senza perdere il presidio in alcune aree strategiche come il Sudamerica, gli Usa e i Paesi del Golfo. Ma anche giocare un ruolo attivo in nuove aree a forte potenziale come l’India, dove fino a ieri Impregilo si è mossa con i piedi di piombo. Infine su Ecorodovias, Gavio vorrebbe cercare un’intesa con l’attuale partner carioca, puntando a fare un passo indietro sul controllo valorizzando parte della quota, ma restando un socio industriale del gruppo brasiliano. L’atteggiamento di Gavio resta però attendista, avendo rilevato il 100% di Igli (socio al 29,9% di Impregilo) e verificata la disponibilità  delle banche a finanziare l’aumento di Auto ToMi – ed eventualmente anche qualcosa di più – il gruppo di Tortona aspetta che Salini faccia la prima mossa. Dopo aver atteso sette anni per sbloccare l’impasse su Igli, Gavio non ha fretta di definire la partita di Impregilo.
Al momento un’intesa a tavolino tra i due rivali pare improbabile. Eppure il piano studiato da Guido Roberto Vitale poteva rappresentare una soluzione: l’obiettivo era dividere Impregilo in due aziende, una focalizzata sulle concessioni e l’altra sulle costruzioni. Gavio avrebbe rilevato da Salini la quota di maggioranza della prima e sarebbe sceso in minoranza nella seconda. Ma il gruppo di Tortona ha l’ambizione di sviluppare entrambe le attività , per cui non vuole cedere la mano. Salini, invece, da una parte vuole crescere nelle costruzioni, dall’altra vorrebbe cedere le altre attività , tra cui in primis Ecorodovias. Il problema è che entrambi i soci hanno una quota in grado di bloccare le operazioni straordinarie, ed entrambi sono fiduciosi di avere buoni argomenti da spendere con gli investitori. Solo Gavio, però, è riuscito a coagulare un fronte bancario capace di sostenere un’eventuale offerta su Impregilo.


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