Il supermarket che assume gli studenti di domenica

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Mentre la discussione sulle aperture domenicali dei supermercati ha preso una curvatura ideologica dal gruppo Pam/Panorama arriva un’iniziativa concreta che forse vale più di tante chiacchiere. In molti dei 130 punti vendita che il gruppo veneto delle grande distribuzione alimentare possiede in Italia sono stati affissi già  da qualche settimana manifesti che recitano: «Sei studente? Lavora con noi la domenica». L’iniziativa è partita in sordina ma ha via via bucato l’attenzione degli universitari e ad oggi, dopo circa un mese dall’inizio della campagna di assunzioni, dal quartiere generale di Spinea i responsabili delle risorse umane del gruppo stimano tra le tre e le cinque mila le domande di ingaggio pervenute tramite il sito lavoraconnoi.gruppopam.it .
Lo scenario nel quale si inserisce l’iniziativa Pam è quello della liberalizzazione del commercio varata dal governo e la scelta effettuata dal vertice aziendale è stata di consentire a ciascun responsabile di filiale di assumere personale part time a fronte della programmazione delle aperture domenicali. Così dove c’è necessità  vengono reclutati studenti che lavorano il solo giorno di festa per un turno di otto ore e la loro prestazione è regolata dal contratto nazionale del commercio che prevede l’assunzione part time per giovani studenti. Il gruppo veneto non fornisce cifre precise sulla paga, si può però calcolare che, in un mese standard composto di quattro domeniche, alla fine un giovane studente si trovi in busta paga 300-400 euro.
Le mansioni per le quali i supermercati Pam cercano giovani studenti sono ovviamente quelle di base, addetto alla cassa o più in generale al punto vendita. Ma già  in fase di ingaggio il datore di lavoro fa una promessa molto interessante: «Se terminati gli studi vorrai continuare a lavorare con noi ti offriremo la possibilità  di partecipare a un processo di crescita all’interno dell’azienda». Moltissimi dei nostri manager hanno cominciato così, dice il gruppo, e anche tu potrai fare la stessa carriera assumendo un giorno la guida di un supermercato o di un reparto all’interno di un ipermercato. Ad oggi l’azienda non fornisce ancora numeri sulle assunzioni andate in porto ma assicura che l’esperienza va avanti con reciproca soddisfazione.
Il gruppo Pam è controllato da tre famiglie (i Bastianello, i Dina e i Giol) che lo hanno fondato nell’ormai lontano 1958. L’acronimo Pam sta per «più a meno», il giro d’affari è valutato attorno a 2,5 miliardi di euro e oltre alle insegne di Panorama il gruppo opera con i marchi In’s, Brek e direttamente Pam. Nonostante in passato il gruppo sia stato considerato una preda di altri operatori in vena di crescere i Bastianello vanno avanti per la loro strada e a stare alle ultime dichiarazioni rilasciate tempo fa erano pronti a svilupparsi tramite acquisizioni. È evidente che la crisi dei consumi ha portato un po’ tutti a riconsiderare gli obiettivi ma «l’operazione studenti» dimostra come i veneti non vogliano perdere l’autobus delle liberalizzazioni e credano nelle aperture domenicali.
Sul piano sindacale la deregulation del commercio, iniziata con le lenzuolate di Bersani e proseguita con Monti, ha trovato la fiera opposizione della Cgil del settore commercio che si è opposta in nome della sacralità  del riposo domenicale dei lavoratori e della coesione delle famiglie messa a repentaglio dall’assenza delle madri-commesse. L’iniziativa della Pam, avvalorata dalla risposta che gli studenti hanno finora dato almeno in termini di disponibilità , consente al dibattito sindacale di fare un passo in avanti perché mette in campo nuova occupazione part time. Che comunque di questi tempi vale oro.


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