Il lavoro irrompe sul 25 Aprile

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ROMA Camusso e Pisapia a Milano L’abbraccio e i sorrisi tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e la leader della Cgil Susanna Camusso in Piazza del duomo dopo il comizio Assenti Alemanno e Polverini Polemiche per l’assenza del Governatore Polverini e del sindaco Alemanno che hanno deciso di non partecipare per evitare le contestazioni Generazioni Una giovane nipote con il nonno che ha fatto la resistenza alla manifestazione di Roma per celebrare la Liberazione Destra in piazza a Cagliari Momenti di tensione quando un gruppo di giovani dei centri sociali ha tentato di impedire una manifestazione organizzata dall’estrema destra Ricordo e concerto a Torino Nessuna tensione a Torino dove c’è stata una cerimonia in ricordo delle vittime al cimitero Monumentale e poi il concerto in Piazza Castello
Contestazioni in tutt’Italia anche in questa festa della Liberazione che ogni anno dopo 67 anni continua a creare polemiche. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini non ha partecipato al corteo romano per evitare di esasperare gli animi mentre in alcune città  le tensioni si sono trasformate in veri e propri scontri.
A Milano negozi e centri commerciali sono rimasti aperti nonostante l’invito di sindacati e Comune a rispettare la festività . Davanti ad alcuni di loro ci sono stati volantinaggi di Cgil, Cisl e Uil e il segretario della Cgil Susanna Camusso ha voluto salutare i sindacalisti che distribuivano i volantini. «Dobbiamo dare solidarietà  ai lavoratori che stanno manifestando davanti ai negozi che sono aperti anche il 25 aprile», ha detto dal palco per il comizio conclusivo.
La segretaria generale della Cgil è stata di continuo applaudita e salutata. Ha parlato di Resistenza ma anche del governo Monti a margine della manifestazione. «Non sta facendo un buon lavoro – ha affermato – Ha annunciato un programma di rigore, equità  e crescita, ma vediamo solo il rigore. Senza lavoro e creazione di lavoro non si esce dalla crisi. Serve un Piano sul lavoro, bisogna incentivare le assunzioni, sbloccare gli investimenti e favorire il credito a cittadini e imprese».
Sulla Resistenza ha chiesto di non fare polemiche se si chiama «assassino qualcuno» ha avvertito mettendo in guardia contro i «venti del negazionismo» e ha sollecitato a «non dimenticare chi ha liberato il paese ed è stato dalla parte giusta».
Non tutto però è stato applausi e sorrisi nel capoluogo lombardo. Sono apparse scritte contro la ricorrenza («Partigiano infame» e «XXV Aprile festa di infami»). Altri slogan più piccoli di tenore nazista sono poi stati scoperti sui muri dell’Università  Statale. E ci sono state contestazioni nei confronti del presidente della Provincia, Guido Podestà . Alcuni manifestanti, subito tenuti a distanza dalle forze dell’ordine, hanno urlato, fischiato ed esposto cartelli con scritto «Podestà  spalleggia i nazifascisti, vattene».
A Roma il corteo organizzato dall’Anpi si è svolto senza incidenti. Sfilavano anche i centri sociali, dal loro spezzone si sono levati cori insultanti contro il sindaco Gianni Alemanno e Renata Polverini, entrambi assenti però. «La Polverini ha fatto bene a non venire, non vogliamo fascisti al corteo e sul palco del 25 aprile. Se fosse venuta, sicuramente sarebbe stata contestata e avremmo deciso come farlo al momento», hanno chiarito alcuni dei manifestanti. «Purtroppo – ha risposto il governatore – alcuni gruppi di violenti hanno minacciato di rovinare una giornata di festa e ho voluto raccogliere l’invito dell’Anpi a soprassedere». Nessun invito invece nei confronti del sindaco Alemanno, né ad andare, né a non andare. «Ne ho preso atto – ha commentato lui meglio evitare situazioni di tensione che non giovano alla festa e alla manifestazione».
A Pesaro una ventina di militanti di Forza Nuova ha manifestato contro il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, atteso per la cerimonia del 25 aprile. Contestazioni anche a Pesaro, Sanremo e Salerno mentre a Lovere, in provincia di Bergamo, una targa dedicata alla memoria del partigiano Bortolo Pezzutti è stata bruciata. A Cagliari per diverse ore una piazza del centro è stata occupata da centinaia di giovani che volevano protestare contro una manifestazione organizzata da giovani di destra. La piazza è stata sgomberata dopo alcune ore, poco prima dell’inizio della cerimonia.


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