I passi indietro e gli antichi nodi scorsoi

Loading

Difficile dire se sia stato ieri sera più agghiacciante o ridicolo sentire la senatrice Rosi Mauro chiedersi perché mai dovrebbe dimettersi da vicepresidente di Palazzo Madama. «Prima — ha aggiunto — vorrei vedere quale è l’accusa». 
Ora, posto che una vaga idea di cosa stia emergendo dalle inchieste di tre differenti procure sui fondi della Lega dovrebbe pur essersela fatta, nessuno vuol condannare un membro del Parlamento italiano prima che si arrivi ad avvisi di garanzia, rinvii a giudizio, sentenze passate in giudicato. In Italia (non sempre è stato così da parte di alcuni «padani») si usa così, si cerca di essere garantisti, si evita di sventolare cappi con nodo scorsoio, comunque un processo vada a finire. Dovrebbe però esistere per tutti, soprattutto per la classe dirigente di un Paese, politica o non politica, qualcosa di simile al senso dell’onore. Essere anche solo schizzati di striscio da una parte delle notizie che sul conto della senatrice Mauro sono arrivate (non per un «attacco mediatico» come maldestramente ha affermato), dovrebbe consigliare gesti rispettosi verso il popolo che si pretende di rappresentare. Ci si aspetta che un vicepresidente del Senato della Repubblica sia al di sopra di ogni sospetto. E che se questo sospetto ad un certo punto si manifesta per via giudiziaria, quel vicepresidente faccia subito, senza aspettare di sentirselo chiedere e ripetere, un passo indietro.


Related Articles

Decadenza, da domani rissa in Giunta

Loading

SEDUTA lunga o seduta breve? La prima notizia è che sull’affaire Berlusconi si comincia a litigare subito. Perfino su quando deve cominciare e quanto deve durare la prima seduta della giunta per le immunità di palazzo Madama. Cosa succederà il fatidico lunedì 9 settembre, la data più citata dell’estate per via della decadenza di Berlusconi da senatore?

Lega, pienone in piazza per i secessionisti veneti

Loading

Salvini: «Fuori o li liberiamo noi» A Verona la protesta della Lega per i «patrioti»

Ecco perché ho accettato la proposta di Raggi

Loading

Urbanistica. C’è una maturazione politica e culturale, sono arrivate due proposte di lavoro coraggiose. La candidata romana con me e Chiara Appendino con Guido Montanari hanno scelto di ricostruire il profilo della legalità mettendo in soffitta la cultura delle deroghe e privilegiando il diritto sociale alla città e ai beni comuni

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment