by Editore | 5 Aprile 2012 3:39
ROMA – Un attacco frontale di Antonio Di Pietro al presidente del Consiglio- «Ci sono persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese e si stanno suicidando. Lei ce l’ha sulla coscienza quei suicidi». E scoppia la polemica. Il leader Idv ha attaccato Monti nell’aula di Montecitorio durante le dichiarazioni di voto sul decreto legge sulle Semplificazioni. L’ex pm riserva a Monti lo stesso appellativo che usava per Berlusconi «Signor presidente del Consiglio latitante che non c’è», poi sferra l’affondo: «Mentre il presidente Monti dice le bugie sulla crisi che sarebbe finita, ci sono persone che si suicidano. Quelle persone che si suicidano il presidente Monti le ha sulla coscienza». E ancora: «Che c’azzecca la crisi con l’articolo 18? Niente, perché – insiste Di Pietro – i problemi dell’Italia non si risolvono con l’articolo 18 ma con una nuova legge elettorale che cambi questa platea che indegnamente compone il nostro Parlamento».
È una requisitoria durissima quella dell’ex pm: «Siete dei ladri di Stato. Siete dei ladri di democrazia. Che cavolo c’azzecca l’articolo 18 con la buona economia del Paese? Lo sanno pure le pietre le ragioni perché l’Italia è in recessione: corruzione, burocrazia, gli imprenditori ridotti a fare attività di mazzettari, di faccendieri. Sobriamente state rovinando l’Italia perché fate delle scelte ingiuste, ingiustificate per il Paese. Siete come il chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ai familiari: operazione perfettamente riuscita, il paziente è morto».
La risposta di Monti arriva in due tempi, davanti ai giornalisti. Prima dice di non voler rispondere all’attacco del leader Idv poi aggiunge: «Tensioni sociali? Ce ne possono essere, ma saranno tanto minori se saremo in grado di distribuire i costi e di spiegare le conseguenze positive a lungo andare dei provvedimenti», dice il premier. Il seguito è la risposta a Di Pietro: «Contiamo moltissimo sul senso della misura di tutti coloro che hanno responsabilità pubblica», e chiede alle parti sociali di farsi carico di «una operazione pacata» non perdendo di vista l’obiettivo del suo esecutivo: arrivare «ad una società italiana che esca ancora più coesa».
Di Pietro riesce a unire Pd, Pdl e Udc nella difesa dell’esecutivo: «Bisogna veramente misurare le parole» dice Pier Luigi Bersani in serata. Prima di lui – sempre per i Democratici . Francesco Boccia definisce le parole dell’ex pm «inaccettabili e da condannare con totale fermezza». Per il Pdl parla Maurizio Lupi: «Le parole irresponsabili pronunciate da Di Pietro offendono la memoria di tutti coloro che la crisi ha spinto verso il gesto disperato del suicidio». Per Gianluca Galletti dell’Udc «un conto è criticare i provvedimenti del governo, un’altra è attribuirgli direttamente una qualche responsabilità » . E per Fli Benedetto Della Vedova, definisce «insensate e violente» le parole di Di Pietro contro Monti. «Scegliere come ha fatto l’ex magistrato ed ex ministro della Repubblica la logica del tanto peggio tanto meglio, strumentalizzando le difficoltà di tanti italiani è da irresponsabile».
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