Dal Molin, la base pronta a dicembre
Ricordate il Dal Molin? Finite le proteste, i lavori hanno proceduto a spron battuto, e ora per la fine di dicembre i lavori dovrebbero essere finiti e l’ex aeroporto sarà consegnato al governo Usa. Circa un mese dopo la cittadella a stelle e strisce, la più grande base Usa d’Europa, verrà abitata da circa 2000 soldati, in parte provenienti dalla Germania e dall’Afghanistan. Ieri mattina l’ambasciatore in Italia degli Stati Uniti, David Thorne, è stato in visita alla struttura, accompagnato dal presidente del Veneto Luca Zaia, dal sindaco di Vicenza Achille Variati e dal comandante della base, col. David Buckingam. «È da oltre 60 anni – ha detto l’ambasciatore – che i cittadini di Vicenza accolgono con grande ospitalità gli americani. Gli Usa non dimenticheranno mai che siete così cordiali, disponibili per i soldati che vivono lontano dalla loro casa. L’Italia rimane uno degli alleati più importanti degli Stati Uniti come lo stesso presidente Obama ha recentemente riferito al premier Monti sottolineando che i rapporti tra i due Paesi non sono mai stati così forti come ora. E questa struttura nè è la testimonianza in acciaio, calcestruzzo e fotovoltaico». Thorne ha sottolineato come la Ederle2, costata circa 245 milioni di euro e che attualmente impiega circa 900 dipendenti tra operai e progettisti, sia una delle più grandi strutture americane impostata sul rispetto ambientale. Il Dal Molin, ha spiegato l’ambasciatore, sarà la più grande struttura creata dagli Usa al di fuori del Paese: un complesso di 34 edifici con luoghi ricreativi, spazi verdi e unità sotterranee.
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