Cina, la moglie di Bo Xilai incriminata per omicidio

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La caduta di Bo Xilai, ex potente segretario del partito comunista di Chongqing, sospeso ieri anche dall’ufficio politico, è riconducibile a una lotta tra titani: tra i maoisti più conservatori e tra i giovani leader più riformisti. Considerato fino a poco tempo fa uno dei dirigenti di maggiori prospettive, l’ex “principe rosso” Bo appartiene alla prima categoria di comunisti cinesi, che è apparentemente perdente rispetto all’altra. Il dirigente è stato infatti rimosso da ogni carica all’interno del partito e sua moglie, Gu Kailai, è sotto inchiesta con l’accusa di aver partecipato all’uccisione dell’uomo d’affari inglese Neil Heywood, trovato morto lo scorso novembre in una camera d’albergo di Chongqing. 
Gu Kailai è finita nell’indagine assieme a un domestico: secondo la tv di Stato cinese Cctv, i due sono «altamente sospettati dell’omicidio intenzionale» di Heywood, il quale aveva lavorato per una società  di intelligence legata ai servizi segreti inglesi. Dopo che il decesso era stato archiviato come «arresto cardiaco indotto dall’abuso di alcool» e la vittima subito cremata, il governo di Londra aveva chiesto a quello di Pechino di aprire un’indagine sulla morte del controverso uomo d’affari. Due elementi non combaciavano. Anzitutto, Heywood era astemio. Poi, l’uomo aveva in passato stretto una robusta amicizia con l’astro nascente Bo Xilai e con sua moglie Gu Kailai, famosa avvocatessa d’affari. Da tempo, Heywood lavorava per conto di Gu e, secondo le indagini, prima della sua morte tra i due erano scoppiati violenti conflitti di natura economica. Ora l’inchiesta ha stabilito che il consulente britannico è morto per omicidio, reato per il quale la polizia considera oggi Gu come principale sospettata. 
La vicenda di Bo Xilai è da mesi al centro di crescenti speculazioni politiche e perfino di voci di un possibile colpo di Stato, mentre il Paese si prepara al congresso del partito comunista che in ottobre segnerà  un cambiamento al vertice, con la prevista nomina di Xi Jinping a presidente cinese. La vicenda esplose nelle cronache lo scorso 6 febbraio quando Wang Lijun, capo della polizia di Chongqing, trascorse una notte nel consolato americano. In quei giorni Bo era ancora il potente capo locale del partito, e Wang suo stretto alleato. Washington non ha mai spiegato i motivi che indussero il poliziotto a passare quelle ore nella loro sede consolare, ma successivamente le autorità  cinesi hanno dichiarato che Wang era sotto inchiesta, senza specificare le accuse. Altre, più recenti voci hanno suggerito che il capo della polizia volesse indagare sulla moglie di Bo, Gu Kailai, in relazione alla misteriosa morte di Neil Heywood. Il 14 marzo, il primo ministro Wen Jiabao criticò pubblicamente Bo affermando che il partito deve portare avanti profonde riforme politiche. L’indomani il capo del partito a Chongqing fu rimosso.


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