“Ora il Garante regoli il diritto d’autore in Rete”

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ROMA – Il potere di vigilare su Internet consegnato tutto nelle mani dell’Autorità  garante delle comunicazioni (AgCom), contro la pirateria. È il senso di una bozza di legge che sta circolando in queste ore. 
Formalmente è quella «interpretazione autentica» che Corrado Calabrò, presidente di AgCom, nei giorni scorsi ha detto di aspettare dal governo per poter fare la delibera sul diritto d’autore online (a lungo rinviata). Il testo s’intitola infatti «Disposizioni interpretative in materia di competenze dell’Autorità  per le garanzie nelle comunicazioni» e, a quanto risulta, sarebbe opera di Antonio Catricalà , sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex presidente dell’Antitrust. Assegna all’Agcom il compito di «emanare un regolamento che disciplini la rimozione dei contenuti telematici violativi del diritto d’autore e la risoluzione delle controversie che ne derivano, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge». 
In realtà  il testo non si limita a dare un via libera ad AgCom, ma le consegna poteri inediti. Quelli di disabilitare l’accesso ai servizi (di oscurare i siti, cioè) e di far rimuovere specifici contenuti che l’Autorità  dovesse giudicare “pirata”. «Per di più, per dare ad AgCom questo potere in modo esclusivo, senza rischio di sovrapposizioni, il quarto articolo della legge abroga le norme del decreto Urbani del 2004. Normeche attribuivano alle forze di polizia la competenza esclusiva a intervenire in materia di copyright su Internet, in raccordo con l’autorità  giudiziaria», spiega Fulvio Sarzana, avvocato esperto di diritto d’autore online e tra i primi a promuovere una campagna contro la delibera. 
L’ultima bozza di delibera sul copyright elaborata dall’AgCom si limitava a prevedere multe (e non l’oscuramento) per i siti giudicati pirata (fatti salvi quelli amatoriali). Calabrò, in un’audizione al Senato di due giorni fa, ha peraltro dichiarato che «non ci saranno altri schemi di delibera, stiamo maturando la decisione finale». Comunque sarà  entro il 16 maggio, data in cui scadrà  il mandato di quest’Autorità .


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