Palestinesi: «resistenza popolare» e basta «collaborare con Israele»
Barghouti, il più carismatico dirigente del movimento Fatah, in un messaggio letto in pubblico due giorni fa a Ramallah in occasione del decimo anniversario della sua cattura, afferma la necessità per i palestinesi di lanciare «una resistenza popolare su ampia scala» contro la occupazione, nonchè di mettere fine «ad ogni forma di cooperazione di sicurezza o economica con Israele» (figurarsi se il presidente Abu Mazen lo ascolterà ). Barghouti aggiunge che è giunto il momento «di cessare di vendere la illusione che esista la possibilità di mettere fine alla occupazione e di raggiungere la costituzione di uno Stato indipendente mediante negoziati… Questa visione è fallita miseramente». L’appello di Barghuti a riprendere la lotta popolare giunge mentre continua la preparazione della «marcia per Gerusalemme», fissata per il prossimo venerdì, 30 marzo, quando migliaia di persone si avvieranno dalla Galilea e dalla Cisgiordania verso la città santa per rimarcare i diritti dei palestinesi. I manifestanti ricorderanno anche le vittime della repressione israeliana in occasione del «Giorno della terra», il 30 marzo del 1976. Iniziative di sostegno sono previste anche in Libano ed Egitto.
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