Oggi test andaluso per Rajoy

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Il Partido popular (Pp) punta a coronare la propria «reconquista», cominciata nelle amministrative della scorsa primavera e proseguita con la vittoria nelle politiche di novembre: da stasera, il Partito socialista (Psoe) potrebbe essere relegato ad una condizione di totale irrilevanza politica, se, come prevedono i sondaggi, i conservatori del premier Mariano Rajoy otterranno la maggioranza nel parlamento andaluso. Sarebbe un fatto inedito: dal ritorno della democrazia, i socialisti hanno sempre governato la regione meridionale, considerata la loro roccaforte inespugnabile. È chiaro, dunque, come si giochi una partita ad alto valore simbolico, che ha mobilitato al massimo gli apparati delle due principali formazioni. Ma è comunque il risvolto politico a contare di più: quello odierno, infatti, è un primo test utile a verificare il grado di consenso di cui godono le politiche del governo statale. A pochi giorni dallo sciopero generale del prossimo giovedì, si potrà  vedere se la «riforma» del mercato del lavoro incontra un prima risposta negativa dalle urne oppure se a prevalere è il messaggio di «cambiamento» di cui si fa portatore l’esecutivo di Rajoy, che promette di combattere con le misure adottate l’altissimo tasso di disoccupazione (il 23% della popolazione attiva). Un problema, quello della mancanza di lavoro, particolarmente sentito proprio in Andalusia, dove a trovarsi senza un impiego sono circa un milione di persone, che rappresentano una quota (il 31%) ben superiore alla media nazionale. Non a caso è stato su questo tema che il candidato del Pp, Javier Arenas, ha insistito di più in campagna elettorale, insieme alla denuncia di episodi di corruzione verificatisi durante la lunga epoca di governo dei socialisti. Una campagna quasi tutta «all’attacco», durante la quale gli avversari del Psoe, guidati dal presidente uscente José Antonio Grià±à¡n, hanno invece rivendicato il modello andaluso di stato sociale contro la filosofia neoliberista del Pp. Effettivamente, pur essendo relativamente povera, l’Andalusia ha un’invidiabile sistema pubblico di istruzione e sanità , grazie al quale la regione tradizionalmente più arretrata della Spagna ha potuto in trent’anni sensibilmente ridurre le distanze che la separavano dalle zone industriali più sviluppate. Asturie e Izquierda Nell’altra Comunità  autonoma al voto, le Asturie, a contendersi la presidenza non sono solo i due partiti maggiori. Con chance di vittoria c’è anche la formazione regionalista del governatore uscente, Francisco àlvarezCascos, ex vicesegretario del Pp in rotta con i propri ex amici. Stando ai sondaggi, sembra difficile che una forza risulti chiaramente maggioritaria nel prossimo parlamento, nel quale dovrebbe esserci anche una nutrita rappresentanza di Izquierda Unida , tradizionalmente forte in questa regione di minatori.


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