by Editore | 30 Marzo 2012 6:19
Sul futuro il management ha potuto dire poco, perché la banca attende il responso Eba che ha chiesto 3,2 miliardi di patrimonio; solo dopo saprà come riscrivere il piano industriale, previsto «entro fine maggio». Gli investitori, già nervosi per le tensioni sul debito spagnolo, vendono fino a 0,32 euro, meno 11%.
Il dg Fabrizio Viola ha detto: «Sono moderatamente fiducioso che il quarto trimestre possa essere il punto minimo da cui riprendersi, ma per realizzare dei risultati di soddisfazione per tutti ci vorrà molto lavoro». Il contesto esterno del resto non è amico. L’Italia, mercato unico dei senesi, è in recessione, e la dinamica dei crediti Mps lo mostra appieno: le rettifiche 2011 sono salite del 13,4% a 1,3 miliardi, con impennata di 470 milioni nel quarto trimestre (dai 271 di settembre), i crediti a clienti, in trend calante, sono scesi nell’anno a 146 miliardi (-5,6%).
Viola non ha illuso nessuno, specie sui prestiti: «Dovremo monitorarli con attenzione. L’effetto della crisi congiunturale e delle manovre del governo non si è sentito del tutto; per misurare gli effetti aspettiamo il 30 giugno». Il manager ha in mente un futuro autonomo e senza aggregazioni, di banca «che sfrutti i legami coi territori di riferimento sul modello delle regional bank Usa». Ed è tornato a escludere la terza ricapitalizzazione: «Modalità e tempi dell’esercizio dell’Eba ci spingono a valutare altre soluzioni rispetto all’aumento, faremo tutto il possibile per arrivare all’obiettivo». Sul patrimonio, comunque, il bilancio offre segni di tenuta: l’indice Tier 1 è salito all’11,1% dall’8,4% del 2010 (anche per l’aumento di capitale da 2 miliardi di metà anno), senza patire per l’ultimo difficile trimestre, mentre il Core tier 1 si attesta all’8,5% al netto dei Tremonti bond, livello che il management giudica «adeguato per una banca commerciale». In aprile, l’Eba si esprimerà sull’adeguatezza del piano inoltrato da Mps a gennaio per recuperare 3,2 miliardi di patrimonio. Se tutto filerà liscio, poi, andranno recuperati 1,9 miliardi per giugno 2013, data entro cui Mps s’è impegnata a restituire i Tremonti bond. Sul piano della liquidità , andranno invece restituiti i 29 miliardi di prestiti triennali Bce, che il Monte conta di rimpiazzare con bond propri.
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