L’ex tesoriere della Margherita accusa i colleghi di partito: “Sapevano tutti”

by Sergio Segio | 9 Marzo 2012 10:29

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Di seguito l’intervista a Luigi Lusi, trasmessa ieri sera da Servizio Pubblico.

Lei adesso ha attraversato un corridoio e ha scelto di entrare in questa stanza perché ha un appuntamento con me. Ma ci sono tante altre stanze prima della mia. E io mi domando: perché non è andato a vedere in tutte le altre stanze? O meglio, perché ha scelto solo la mia e non le altre? ”. Inizia così, nel suo ufficio del Senato, l’incontro con Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita sotto inchiesta per appropriazione indebita. La Procura sta indagando su 13 milioni di euro che Lusi avrebbe sottratto al partito. “Io ho gestito 214 milioni di euro del partito, e ne ho lasciati 20 in cassa. Facciamo finta che ne abbia presi 7, poi ho pagato 6 milioni di tasse e arriviamo a questi famosi 13 milioni. Ne rimangono altri 181”.
Dove sono finiti?
Secondo lei questi 181 milioni di euro li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini? Nessuno si fa questa domanda?
Sarebbe lecito se lei avesse finanziato la campagna elettorale di Franceschini piuttosto che di qualcun altro del Pd?
Non c’è niente di illecito nella gestione di 214 milioni di euro.
Sarebbe illecito, invece, se lei avesse finanziato Rutelli da quando è andato all’Api.
Questo lo dice lei. Non è cattolico lei, eh? Ma certo, è così. La cosa incredibile è che se tu hai raccolto 100 lire per strada e te le tieni in tasca, poi ti metti pure a dire che è giusto restituire i soldi che trovi per terra e che non sono tuoi? Ti stai zitto, no? E invece lui parla. Perché non sta zitto?
Me lo dica lei.
Perché questa partita è molto più grande, questa partita fa saltare il centrosinistra. E quando su di me uscirà  fuori ulteriore merda, che servirà  a screditarmi definitivamente, vedrà  che non ci sarà  più una domanda da porsi.
Più persone dell’ex Margherita mi hanno fatto capire che sospettavano di lei.
Ma dove stavano questi dal 2002 in poi? Perché i revisori dei conti e il comitato di tesoreria hanno sempre fatto relazioni positive sui miei bilanci? Io ho sempre avuto uno scontro a viso aperto con Parisi, perché lui diceva che io facevo le cose sporche per Rutelli. Se uno pensa che ha un tesoriere furbetto prende le contromisure, no?
Mi sta dicendo che per loro andava tutto bene?
Sì, è così perché è evidente che andavano bene altre cose, no? Se ti va bene quel divano su cui sei sdraiato anche se ti fa male la schiena, le cose sono due: o ti sei bevuto il cervello, oppure hai uno scambio. Soffro un po’ per avere altro, mi spiego?.
Sostanzialmente mi sta facendo capire che…
Io non le voglio far capire niente. E non voglio entrare in questa brutta cosa che qualcuno ha tirato fuori di Renzi e di Bianco .
à‰ uscito che lei teoricamente avrebbe finanziato Renzi anni fa.
Sì, ma cancellerei il termine teoricamente perché se uno domani me lo chiede, io dovrò rispondere. Il punto è che dicono che le ho tirate fuori io queste cose, ma io non ho niente in mano di tutto ciò. à‰ evidente che queste informazioni sono uscite da chi sta facendo le indagini o, più probabilmente, dalla guerra interna al Partito democratico.
Ho l’impressione che se lei parla succede un casino.
à‰ così, punto. C’è poco da discutere. Nessuno è interessato a che io parli.
La definiscono un “rutelliano” di ferro. E alcuni suoi colleghi mi hanno fatto capire che quando Rutelli ha fondato l’Api, lei sarebbe rimasto nel Pd per tenere la cassa.
Ma non l’ho certo mantenuta perché c’è un contratto scritto che dice che se non vai all’Api mantieni la cassa.
Mi sta dicendo che gliel’hanno fatta mantenere.
E perché secondo lei me l’hanno fatta mantenere?
Perché elargiva…
Mica sono un benefattore. Io eseguivo ciò che mi veniva detto di fare, ed evidentemente per loro ero affidabile.
E queste cose che le dicevano di fare rientrano nel lecito o nell’illecito?
Rientrano nel border line del finanziamento alla politica. Formalmente è tutto lecito. Tutti i partiti gestiscono il contributo pubblico in modo privatistico, perché questo la legge impone. Quando i soldi pubblici dei rimborsi elettorali entrano dentro un partito diventano soldi privati. E non c’è nessuna legge che dice come li devi gestire. Ecco perché parlo di border line.
Questi 13 milioni di euro che lei avrebbe sottratto al partito rientrano nell’illecito.
Questo lo devono decidere i magistrati, non io. Io ho fatto tutto quello che mi è stato detto di fare. Chi è che ha firmato i bonifici? Io. Chi è che ha dato le autorizzazioni? Io. Sono responsabile di tutto quello che è stato fatto dal 3 agosto 2001 al 16 agosto 2012. Altro discorso, però, sono i processi decisionali interni al partito, sui quali non entro perché è la sfera di cui nessuno vuole parlare.
Il magistrato che si occupa del suo caso mi ha fatto una domanda interessante: “Perché secondo lei nessuno nella Margherita ha chiesto il pignoramento dei beni di Lusi?
Uno che fa questa domanda vuol dire che usa il cervello. E se lo usa perché massacra me?
Lei se l’è fatta questa domanda?
Io ho la risposta! Ma veramente pensa che sia un cretino? Rutelli ha mandato una lettera vergata di suo pugno in cui scrive che è d’accordo con il patteggiamento e con la fideiussione. E nessuno si domanda niente? Facciamo finta che lei lavora per Santoro da 13 anni, e che per tutti questi anni ha cavalcato una zona d’ombra perché era leale al suo capo. E poi le succede una cosa, una qualsiasi cosa per cui Santoro dice: “Io? Non so un cazzo!! Faceva tutto Luca”. Lei come si sentirebbe?
Chiarissimo. Però questo succede perché esce fuori la storia dei 13 milioni di euro che lei si sarebbe intascato.
E secondo lei questa storia come è uscita? Lei pensa veramente che questo casino succede perché la Banca d’Italia manda un warning? Ma di che cazzo stiamo parlando? Noi abbiamo risposto sempre alle segnalazioni di Unicredit. E Unicredit ha rimandato indietro le nostre risposte per tre volte, perché in realtà  inciuciava. Ma perché inciuciava? Perché qualcuno gli ha detto di inciuciare.
E secondo lei questo è stato un fuoco amico?
Non è propriamente mio amico, ma è un fuoco amico. à‰ figlio di una guerra vecchia, prima contro Rutelli e poi contro il Pd. Ma siccome lei mi prude e mi fa male quando parla dei 13 milioni di euro, io le rispondo. Uno che prende 13 milioni e che ne paga 7 di tasse, accende due mutui? Puoi essere ingenuo, scemo, un ladruncolo di periferia, ma sei così coglione che prendi tutti ‘sti soldi e ti accendi due mutui? Se devi giocarti la partita, lo fai bene fino in fondo, no?.
Lei avrebbe usato un milione e 900.000 euro della Margherita per l’acquisto del suo appartamento di via Monserrato a Roma.
Su quale cazzo di carta è scritto che avrei pagato un milione e 900.000 euro per la casa di via Monserrato? Mi dice dove cazzo è scritto? à‰ una delle cose che io ho contestato ai magistrati, è falsa. Ci sono circa 500 mila euro pagati alla firma del contratto di acquisto, più un mutuo di 1 milione e 700.000 euro. Sti cazzo di mutui uno perché li accende se ha tutti quei soldi liquidi?
I 500 mila euro vengono dalla Margherita o sono suoi?
Vengono dalla società  che l’ha acquistata.
Parla della TTT, una società  riconducibile a lei.
Mi creda. Non c’è niente che non si sappia.
Mi sta dicendo che all’interno del partito tutti sapevano dell’esistenza di questa società ?
Chi lo doveva sapere lo sapeva, certo. à‰ un reato costituire una società ? No. Ho fatto consulenze finalizzate alla verifica del funzionamento contabile del processo di liquidazione degli organi territoriali della Margherita e ho scoperto l’ira di Dio. Se poi mi chiedi di produrre quei documenti, io ti dico che li ho distrutti perché parlavano delle mignottate che hanno fatto in tanti. E che faccio? Me li tengo? Se sono un tesoriere serio li distruggo, perché quello è il mio ruolo. Non sono un santo. Ho fatto il tesoriere, e il tesoriere si sporca le mani con la merda, c’è poco da fare.

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