Il killer con la telecamera

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Non ci sono state rivendicazioni. I tre ex paracadutisti della 17esima divisione di Montauban, che avevano dei precedenti neonazi, sono stati interrogati e scagionati. Lo scooter è stato identificato, un Yamaha T-Max 530. Era stato rubato all’inizio di marzo. Il ministro degli interni ha confermato che il criminale avrebbe filmato l’attentato alla scuola ebraica, lunedì mattina, con una telecamera GoPro fissata sul petto. 
In serata, Sarkozy si è recato all’aeroporto di Roissy, per dare l’ultimo saluto alle salme dei tre bambini e del professore di religione, padre di due di loro, assassinati nella scuola ebraica di Tolosa. Il ministro degli esteri, Alain Juppé, ha accompagnato i corpi a Gerusalemme, dove verranno sepolti oggi. In mattinata, a Tolosa la popolazione si è riunita, in silenzio, al Capitole, dove ha sede il comune. In tutte le scuole di Francia è stato rispettato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime, cerimonia che ha avuto uogo anche all’Assemblea e al Senato. Hollande ha partecipato in una scuola del Pré-Saint-Gervais, mentre Sarkozy era a Parigi, alla media Franà§ois Couperin. Oggi ci saranno i funerali dei tre paracadutisti di origine maghrebina uccisi dallo stesso assassinio, il primo a Tolosa domenica 11 e gli altri due a Montauban, il 15. Sarkozy e Hollande vi parteciperanno.
Hollande per primo, seguito da Sarkozy, aveva deciso lunedì di sospendere la campagna elettorale. Eva Joly, candidata verde, ha deciso ieri di fare la stessa cosa. Ieri mattina, Alain Juppé ha messo in guardia chi sarebbe tentato di «trarre partito in un senso o nell’altro da questo dramma che non ha nulla a che vedere con la campagna elettorale». Bayrou, che lunedì sera non aveva annullato il meeting previsto a Grenoble, ha ricordato il discorso che Sarkozy aveva fatto in questa stessa città , nel 2010, quando aveva stabilito un collegamento tra immigrazione e criminalità , puntando il dito contro un presidente che divide e fomenta rivalità . Hollande ha affermato di «non osare neppure pensare che un candidato farà  un’utilizzazione partigiana» dei fatti tragici di Tolosa. «La Repubblica deve unirsi, non è la democrazia che è sospesa» ha sottolineato, ma solo la campagna elettorale. L’incontro previsto a Rennes ieri sera, con Hollande accanto a Ségolène Royal, è stato rimandato. Jean-Luc Mélenchon del Front de gauche non è d’accordo. «Proseguire la campagna è un atto di resistenza morale, intellettuale e affettiva – ha affermato – è mostrare che in qualsiasi circostanza la vita vince sulla morte. Non bisogna mettere la nostra democrazia in ebollizione tra parentesi a causa di un odioso assassino degenerato». 
Per domenica, le autorità  ebree e musulmane, che chiedono ai partiti di «non strumentalizzare» il dramma, hanno organizzato una marcia comune a Parigi, tra Montparnasse e Invalides, «in ricordo degli atti abominevoli».


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