Il gettito fiscale è in crescita (+1,2%) Ma l’Italia resta il paradiso degli evasori

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MILANO – Nel 2011 le entrate tributarie erariali hanno fatto registrare una crescita dell’1,2% sull’anno precedente. Lo comunica il ministero dell’Economia precisando che il gettito totale è stato pari a 411,79 miliardi di euro (+4,823 miliardi rispetto all’anno precedente). L’andamento delle entrate nella seconda parte dell’anno, sottolinea il Tesoro, è stato sensibilmente influenzato dal peggioramento del quadro congiunturale dell’economia italiana, in parte compensato dagli effetti delle misure delle manovre correttive di finanza pubblica varate a partire dall’estate.

Il contributo più importante al risultato delle entrate erariali, si legge nella nota del Tesoro, viene dalle imposte indirette che hanno chiuso il 2011 con +4,413 miliardi di euro rispetto al 2010 (+2,3%); le imposte dirette si sono, invece, attestate sostanzialmente allo stesso livello del 2010 (+410 milioni,pari a + 0,2%).

Secondo uno studio presentato al parlamento europeo da Tax Research London il nostro paese è il primo in Europa per evasione fiscale. L’ammontare complessivo delle tasse non pagate non ha paragoni tra i partner europei: ben 180 miliardi di euro, il 27% del gettito fiscale complessivo. Dai dati raccolti emerge che l’evasione totale nei 27, sommata all’elusione, ammonta a circa mille miliardi di euro ogni anno: un importo che, se fosse completamente recuperato, consentirebbe di ripagare tutto il debito pubblico dell’unione nell’arco di nove anni.
Alle spalle dell’Italia ci sono Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna. L’evasione tedesca ammonta a 158 miliardi (il 16% del totale delle entrate fiscali). Al terzo posto la Francia, dove il mancato gettito è di circa 120 miliardi, poi Spagna con un’evasione di 72,7 miliardi e la Gran Bretagna con 74 miliardi di euro


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