Hollande e Gabriel, Leader folgorati dal Pensiero scomodo di Habermas
Intanto, qualcuno dovrebbe organizzarla, per esaudire il desiderio espresso dallo sfidante di Nicolas Sarkozy in una intervista a due voci pubblicata dallaFrankfurter Allgemeine Zeitung e da Libération. «Lo incontrerei volentieri — afferma Hollande — perché ha detto parole chiare e illuminanti sull’Europa». «Verrei subito anch’io», aggiunge Gabriel. Nel 1985 (e questo era il riferimento storico della domanda) Franà§ois Mitterrand ed Helmut Kohl andarono a fare visita allo scrittore Ernst Jà¼nger, che era stato ufficiale della Wehrmacht a Parigi, scelto come simbolo della definitiva riconciliazione. Erano altri tempi. Oggi, all’epoca di Merkozy, il principale motivo di tensione tra i due Paesi è legato alla campagna elettorale per l’Eliseo. Nel caso che a perdere sia l’attuale presidente.
Ma se è vero che la cancelliera gli fa la guerra, non è detto che Hollande possa trovare una sponda ideologica nelle tesi del filosofo tedesco. Con «vigore giovanile», come ha notato Sergio Romano, l’ottantaduenne Habermas ha scritto in realtà cose molto scomode su un’Europa che ha bisogno di essere «ridemocratizzata». A suo giudizio, l’unica via possibile è un «governo economico comune» che intervenga sulle condizioni di vita dei cittadini con «un trasferimento ulteriore di sovranità ». Tutto molto lontano dalla mentalità francese e dalla storica collocazione dei socialisti parigini nella difesa delle prerogative nazionali.
Certo, queste riflessioni sono distanti anche dalle capacità programmatiche con cui nella sinistra, in Francia e in Germania, si stanno affrontando le novità emerse con la crisi dell’euro. Hollande vuole rinegoziare il patto fiscale, Gabriel offre ad Angela Merkel i suoi voti, determinanti per approvarlo. Entrambi mettono l’accento, da posizioni di partenza diverse, sulla necessità di sostenere crescita e occupazione. Per evitare che siano solo slogan e che si continui a navigare a vista, forse sarebbe il caso, veramente, di andare a trovare Habermas.
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