by Editore | 9 Marzo 2012 10:42
«Ho sentito recentemente il presidente e l’ad della Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne», ha detto ieri il ministro del lavoro Elsa Fornero, «le loro rassicurazioni sugli investimenti in Italia mi sono parse del tutto convincenti e su queste io mi baso». A chi le chide sull’eventualità di un tavolo per un incontro, Fornero risponde: «Vediamo. Io adesso non lo so». In serata, arriva la notizia che venerdì 16 marzo, Marchionne ed Elkann saranno a Palazzo Chigi da Monti, data ufficialmente gioà in calendario da tempo. Fornero, sottolineando di parlare a titolo personale, come se non fosse sempre e comunque un ministro della repubblica, ha aggiunto che «a me importa il piano occupazionale: so che in questo momento la Fiat non ha, per bocca del suo presidente e del suo amministratore delegato, intenzione di tagliare nel medio periodo posti di lavoro perché non ha intenzione di chiudere stabilimenti, ma anzi ha l’intenzione opposta di investire». In realtà dei famosi 20 miliardi di investimenti promessi per l’Italia entro il 2014, si è vista soltanto la nuova fabbrica di Pomigliano. Su questo punto, il ministro terrà un’informativa a partire dalle prospettive occupazionali della Fiat giovedì prossimo nell’aula del Senato alle 9,30.
Il ministro Fornero ha risposto infine ad alcune esternazioni fatte martedì da Marchionne al Salone di Ginevra, dove auspicava che il governo pensasse a qualcosa per rendere l’Italia più attraente per i capitali stranieri. La riforma del mercato del lavoro, dice Fornero, «spero, mi auguro fortemente, serva da volano ad attrarre investimenti di imprenditori italiani, cui speriamo non venga più la tentazione di portare le loro fabbriche all’estero ma che possano restare produttivamente e convenientemente in modo competitivo in questo Paese, e di investitori esteri». Di questi tempi di fuga di capitali, è un bel desiderio ma niente di più.
Il ministro ha fatto il ministro quando ha risposto alla domanda se siano state individuate le risorse da destinare al sostegno gli ammortizzatori sociali: «Confido di trovarle», ha detto, naturalmente senza indicare l’ammontare dei fondi. Parlando al Quirinale nel corso della celebrazione della giornata delle donne, Fornero ha toccato altri temi del lavoro: «E’ mio intendimento intervenire contro la pratica delle dimissioni in bianco anche utilizzando i disegni di legge che sono presenti in Parlamento, contro un fenomeno che colpisce gran parte delle donne lavoratrici». Per concludere che «sulle donne si è scaricata molta della flessibilità cattiva, e noi vorremmo separarla da quella buona».
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