Flammarion pubblica battisti Cremisi: “è un buon romanzo”

by Editore | 2 Marzo 2012 7:45

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   PARIGI – Da Rio de Janeiro, dove ormai è in libertà , torna a farsi vivo Cesare Battisti. L’ex terrorista dei Pac, condannato in Italia all’ergastolo per quattro omicidi, pubblicherà  un nuovo romanzo, in uscita contemporaneamente in Francia e Brasile. Intitolato Face au mur, (Flammarion, pagg. 366, euro 19,50), il libro è ambientato in una prigione di Brasilia e ha come protagonista Auguste (dietro cui non è difficile scorgere lo stesso Battisti), un ex-terrorista italiano entrato in Brasile con un passaporto falso. Il narratore racconta la vita in carcere e le storie dei suoi compagni di cella, ma soprattutto ricostruisce il periodo precedente l’arresto. Un periodo trascorso in compagnia della giovane prostituta Janaina, che però collabora con i servizi segreti che lo spiano di continuo. Tra paranoia e slanci passionali, il romanzo lascia poco spazio al passato del protagonista, che però si presenta come «un relitto degli anni Settanta, all’epoca un piccolo sognatore, oggi solo un sognatore vecchio e stupido», un uomo ormai «indebolito da anni di persecuzioni, menzogne, minacce e privazioni». L’autore, insomma, non fa alcun accenno alle polemiche scoppiate in Italia e in Francia attorno alla sua vicenda.
«È un romanzo estremamente riuscito, che mi ha fatto pensare a un film di Truffaut, La mia droga si chiama Julie», dice Teresa Cremisi, l’editrice italiana che dirige Flammarion, di proprietà  del Gruppo Rcs. «Non conosco Battisti, non ho mai firmato petizioni in sua difesa e non pubblicherei un suo libro politico. Un buon romanzo invece sì, perché un editore non è un censore. Occorre sempre separare uno scrittore dalla sua biografia, altrimenti non pubblicheremmo Céline o Villon». E quando le si ricordano le prese di posizione critiche nei confronti di Battisti dei giornali del Gruppo Rcs, l’editrice si limita a ricordare che «il gruppo ha sempre rispettato la piena autonomia e la libertà  editoriale delle singole case editrici». 
Scritto in prigione e direttamente in francese, il romanzo di Battisti è stato proposto a diversi editori e Flammarion è stato il più rapido a rispondere. In Francia Battisti, come romanziere, ha sempre goduto di una certa notorietà . E prima ancora dell’uscita del romanzo, è già  apparso nelle pagine del Nouvel Observateur un articolo che presenta Face au mur come «il racconto di una fuga pirandelliana, dove la malinconia avvolge il desiderio testardo di poter un giorno ricominciare da zero».

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