Fisco, sarà  più facile pagare a rate

by Editore | 28 Marzo 2012 5:50

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ROMA — La lotta all’evasione si intensifica, mentre la crisi dell’economia continua a incidere sui redditi delle imprese e dei contribuenti, così Equitalia ammorbidisce le regole per la riscossione dei tributi, rendendo più flessibile soprattutto la rateizzazione dei debiti, di cui hanno già  usufruito, dal 2008, un milione e mezzo di italiani per un importo complessivo di quasi 20 miliardi di euro.
Da oggi sarà  infatti possibile ottenere la rateizzazione dei debiti fiscali fino a 20 mila euro e l’eventuale proroga della dilazione già  esistente senza la necessità  di presentare all’agente della riscossione documenti e carte che attestino il peggioramento della propria condizione economica. Sarà  possibile rimborsare il debito fiscale con rate variabili e crescenti nel tempo, anziché costanti, ed evitare l’iscrizione di ogni ipoteca cautelativa da parte di Equitalia.
Le nuove misure destinate a venire incontro alle esigenze dei contribuenti traggono origine dai due decreti varati dal governo Monti alla fine dell’anno scorso (il cosiddetto decreto salva Italia) e a fine febbraio (quello sulla semplificazione fiscale), e attuate da Equitalia con una direttiva appena pubblicata.
Rate prorogate
I contribuenti che dimostrino un peggioramento della propria situazione economica potranno chiedere una proroga della rateizzazione per un periodo ulteriore di sei anni al massimo, sempre purché non sia intervenuta la decadenza dal piano di dilazione dei pagamenti concordato. Con la proroga si potranno chiedere rate di importo variabile e crescente per ciascun anno. Con la direttiva appena varata, poi, Equitalia ha deciso di elevare da 5 a 20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione soltanto con una richiesta motivata che attesti la temporanea difficoltà  economica. Non occorre più, dunque, presentare documenti per dimostrare la propria situazione economica e finanziaria, che restano però necessari solo se il debito supera la nuova soglia.
Scatta, poi, una nuova regola di flessibilità : il mancato pagamento di una sola rata del debito fiscale non implica la decadenza dall’accordo. D’ora in avanti, il piano di rateizzazione sarà  sospeso (con l’obbligo di versare tutto in un’unica soluzione) solo nel caso di mancato pagamento di due rate consecutive.
Con il nuovo regime ci sarà  anche una maggior flessibilità , da parte dell’agente della riscossione, nel concordare il rimborso dei debiti fiscali delle imprese. Per ottenere la rateizzazione sarà  applicato un solo parametro, l’indice di liquidità , mentre l’altro, il cosiddetto indice «alfa», servirà  solo per determinare il numero delle rate possibili.
Ipoteche e appalti
Il contribuente che concorda un piano di rateizzazione, dunque, da ora in poi non sarà  più considerato inadempiente (come avveniva in passato) e ciò avrà  conseguenze pratiche rilevanti. Per i contribuenti persone fisiche, intanto, la rateizzazione esclude in ogni caso l’ipoteca da parte di Equitalia sui suoi beni. Mentre per le imprese la dilazione accordata dal Fisco riapre le porte alle gare d’appalto alle quali fino a ieri, in pendenza del debito fiscale, non potevano partecipare.

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