Borsellino, confermata la sconfitta Lombardo: non ho inquinato nulla

by Editore | 6 Marzo 2012 8:35

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PALERMO — Nella sede del Pd hanno fatto altri conteggi fino a tarda notte — sotto la supervisione occhiuta degli uomini di Bersani arrivati da Roma per controllare la regolarità  dello scrutinio — ma, alla fine, i numeri sono numeri: e dunque, quando ancora il risultato ufficiale delle primarie del centrosinistra non era stato comunicato, persisteva costante il vantaggio di 120-160 schede che ha permesso a Fabrizio Ferrandelli, 31 anni, di battere sul filo di lana Rita Borsellino. Uno scarto minimo che ha consentito al giovane consigliere comunale, sponsorizzato dal Pd locale, di superare la candidata unitaria che pure contava sull’appoggio di tutti i leader nazionali del centrosinistra. 
Ci vorrà  tempo per recuperare un minimo di serenità  tra i candidati del centrosinistra. Anche perché il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando, ci è andato giù pesante. «Quello che è successo a Palermo è gravissimo, le primarie sono state inquinate», ha detto l’ex sindaco di Palermo che aveva puntato tutto sulla sorella del giudice assassinato dalla mafia nel ’92: «Noi, comunque vada, appoggiamo e appoggeremo sempre Rita Borsellino». Come dire che Ferrandelli e i suoi amici del Pd che strizzano l’occhio al governatore Lombardo sono e restano dei nemici.
E così ancora ieri Rita Borsellino ha continuato a mettere in dubbio la legittimità  del risultato delle primarie. Ha fatto annullare la sua conferenza stampa con uno scarno comunicato in cui si citano «gravi problemi di natura procedurale che sono stati messi a verbale in diversi seggi». 
Col passare delle ore, poi, la commissione elettorale della primarie ha verificato che i problemi segnalati erano una realtà . Ma non così grave da invalidare il voto nei seggi di Mondello e della Zisa, come invece speravano i sostenitori della Borsellino: in quel caso Fabrizio Ferrandelli, con 183 voti in meno, avrebbe dovuto digerire un clamoroso ribaltone, capace comunque di fornire altre munizioni politiche al Pd locale che ha rifiutato con successo la linea decisa a Roma. Tanto che il senatore Giuseppe Lumia, uno degli inventori della candidatura Ferrandelli, fin dalla mattina avvertiva: «Consulteremo la base e valuteremo se chiedere a Bersani di dimettersi». Invece per il segretario regionale del Pd, Lupo, l’avviso di sfratto è arrivato dal capogruppo del Pd all’assemblea regionale, Antonello Cracolici: «Io non sono un tagliatore di teste ma veda lui di trarre le conseguenze prima che si discuta la mozione di sfiducia».
Eppure le anomalie a queste primarie ci sono state. A Mondello sono saltate fuori 48 schede in più rispetto alle persone che hanno firmato il registro degli elettori. Tuttavia in quel seggio collimano i cedolini che attestano il pagamento di un euro per votare. E a proposito di soldi, in alcuni verbali i presidenti hanno scritto di aver visto aggirarsi davanti ai seggi strani personaggi che pagavano il contributo di un euro e poi ritiravano il cedolino. «Striscia la notizia» ha anche denunciato un presunto voto di scambio su una cooperativa che prometteva posti di lavoro a chi avrebbe votato il renziano Davide Faraone. Il candidato si difende: «Mai promesse assunzioni». Ma il responsabile organizzazione pd, Nico Stumpo, chiede l’intervento degli organi di garanzia. E il capo dei senatori pdl Maurizio Gasparri polemizza: «Che brutta figura per il Pd!».
Lo scontro ora si sposta su un campo più vasto in vista delle vere elezioni di maggio. Il governatore Raffaele Lombardo respinge le accuse su un possibile voto falsato: «È ridicolo e assurdo che si dica che sia intervenuto Tizio o Caio. Io comunque non farei mai le primarie, portano soltanto veleni e il rischio di inquinamento». Poi conferma che il Terzo polo punta su Alberto Costa ed esclude un ticket con Francesco Cascio, il probabile candidato del Pdl.

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