Boom della cassa integrazione
ROMA – Gli ultimi dati dell’Inps sul lavoro sono pesanti. A febbraio è ripresa a crescere, con consistenza, la cassa integrazione: più 49,1 per cento. In parallelo il consorzio Almalaurea ha offerto una fotografia dell’occupazione dei laureati che raddoppia l’allarme: negli ultimi tre anni è sempre diminuita, nove punti in meno.
Le aziende italiane hanno chiesto a febbraio l’autorizzazione per 82 milioni di ore di cassa integrazione: è un aumento tendenziale su gennaio del 49,1%, del 16,8% su febbraio 2011. Lo scorso gennaio la somma delle ore, 55 milioni, era stato il dato più basso dall’agosto 2009 e aveva fatto ipotizzare una possibile crescita dell’occupazione stabile dopo tre anni e mezzo di crisi. L’economia italiana, invece, resta in grave difficoltà : a febbraio 2012 gli interventi ordinari sono aumentati del 23,9% sul mese precedente, la cassa in deroga è volata del 134% superando con 31 milioni di ore gli altri due istituti di welfare. L’aumento della cassa riguarda tutti i settori: industria, edilizia, commercio. Nei primi due mesi dell’anno, ancora, sono state autorizzate 136,9 milioni di ore a fronte dei 130,2 milioni del 2011. «Il dato di febbraio», segnala l’Inps, «registra un’inversione di tendenza rispetto all’ultimo quadrimestre, in cui il numero di ore era costantemente diminuito». La Cgil parla di dati attesi ma drammatici: «Il sistema produttivo è bloccato, non c’è crescita e sviluppo, senza la tenuta della cassa i disoccupati sarebbero tre milioni». Maurizio Landini venerdì prossimo porterà la Fiom in piazza: sciopero generale a Roma dei metalmeccanici della Cgil.
Non è un caso che alla manifestazione Fiom si annunciano molti studenti: disoccupazione e precarietà avanzano anche per i laureati. Nel lungo periodo la retribuzione di un dottorato resta il 50% in più di quella di un diplomato e il suo tasso di occupazione superiore dell’11%, ma nel triennio a cavallo della crisi economica preso in esame da Almalaurea (2007-2010) il quadro è peggiorato: è calata l’occupazione, così il lavoro stabile e il reddito. Nel 2010 i disoccupati a un anno dalla laurea sono saliti al 19,4%: uno su cinque. Tre punti in percentuale in più rispetto all’anno precedente, quasi un raddoppio in tre stagioni. Le difficoltà crescono fra gli specialisti e per lauree come Ingegneria. Si sono dilatati i contratti a tempo determinato e interinale, il lavoro nero arriva all’11% e in sei anni il peso delle buste paga è sceso del 16,7%.
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