Battere la povertà  con gli open data

by Sergio Segio | 3 Marzo 2012 22:00

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Il progetto è il frutto della consapevolezza maturata in sede Onu, in particolare rispetto alle azioni per il raggiungimento degli obiettivi della Campagna del Millennio, lanciata nel 2008 per sradicare la povertà  entro il 2015, e alla difficoltà  nel rispondere con la giusta rapidità  agli effetti devastanti generati dalla crisi globale, dalle fiammate speculative sui cereali e dall’andamento al rialzo del petrolio. A che servono dati vecchi di due anni se l’intervento di aiuto verso nuove fasce di povertà , malnutrizione e disoccupazione finisce per arrivare a giochi fatti?
Global Pulse vuole sostenere la comunità  internazionale nel fornire nuove opportunità  per stimare il benessere della popolazione, con analisi di indicatori in tempo reale, così da capire meglio come le comunità  rispondono agli effetti delle crisi. Vulnerabilità  nel processo di sviluppo dei paesi più deboli possono essere così intercettate e contrastate prima che gli effetti diventino irreversibili. In tempi di riduzione delle risorse per la cooperazione internazionale, Global Pulse contribuisce a migliorare l’efficienza delle politiche di protezione, ottimizzando la spesa pubblica.
Il progetto punta a sviluppare una piattaforma tecnologica open source, a disposizione dei governi di tutto il mondo, cercando la collaborazione filantropica di aziende private esperte nel trattamento dei dati. La rete di Pulse Labs a regime godrà  almeno di dieci nodi nel mondo, seguendo il modello del primo laboratorio aperto a New York. Le ricerche in corso spaziano dal monitoraggio delle questioni sulla sicurezza del cibo attraverso l’analisi gli articoli pubblicati dai media tradizionali, all’andamento della disoccupazione e del mercato del lavoro rilevato attraverso i social media, all’andamento del prezzo del pane in sei paesi dell’America Latina estraendo le informazioni dal web. Twitter è uno dei campi di indagine, con una ricerca tra Asia e Nord America sulla percezione dello stress legato alla crisi.
L’innovazione applicata su scala globale per la protezione dei più deboli è la nuova sfida lanciata da Global Pulse agli open data. Chissà  che tra qualche anno Pil e indicatori macroeconomici tradizionali non vengano sostituiti dal polso dato dai tweet e dalle informazioni scambiate ogni giorno sui social network?

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