Air France, rosso a 800 milioni nessuna fretta di salire in Alitalia
PARIGI – È stato un brutto 2011 per Air France-Klm e il primo semestre 2012 potrebbe anche essere peggio. La compagnia franco-olandese ha annunciato risultati meno buoni del previsto: l’esercizio si è concluso con una perdita di 809 milioni e un risultato operativo negativo per 353 milioni. Guerre civili in Africa, rivoluzioni arabe e terremoto in Giappone hanno messo a dura prova la compagnia, ma la causa principale delle perdite è l’impennata del greggio: gli acquisti di carburante hanno toccato i 903 milioni, con un incremento superiore al 16%. In questo contesto non è il caso di parlare di una presa di controllo dell’Alitalia, anche se Oltralpe circolano voci in questo senso. Confermati invece i contatti con la compagnia di Abu Dhabi, Etihad, con cui potrebbe essere siglato un accordo di partenariato commerciale, senza intrecci finanziari.
Jean-Cyril Spinetta, tornato alla guida operativa del gruppo in autunno, non ha nascosto la serietà della situazione. Si è detto tuttavia convinto che il piano di ristrutturazione della compagnia possa dare i risultati sperati: dopo le misure annunciate in gennaio, prima dell’estate sarà presentato il progetto per cambiare l’organizzazione del lavoro nei voli a medio raggio, che zavoranno i conti del gruppo: Air France presenta una perdita operativa di 560 milioni, mentre Klm ha generato un risultato operativo di 350 milioni.
L’azienda non intende denunciare il contratto di lavoro, ma vuole rivederlo da capo a fondo: «Vogliamo arrivare a un nuovo modello sociale», ha detto il responsabile di Air France, Alexandre de Juniac. L’indebitamento dovrebbe restare stabile e Spinetta ha escluso l’ipotesi di un aumento di capitale.
Per quanto riguarda Alitalia, il gruppo franco-olandese ha svalutato di 24 milioni la sua partecipazione (25%) nella compagnia italiana, portandola da 298 a 274 milioni. Ma ieri mattina era circolata una voce, lanciata dal quotidiano online La Tribune, secondo cui Air France-Klm era pronta a prendere il controllo dell’Alitalia con uno scambio di partecipazioni.
Spinetta ha smentito: «Non c’è niente di questo tipo in preparazione. Per fare un accordo bisogna essere in due, non c’è accordo senza convergenza delle parti». Secondo il presidente il mercato unico ha favorito l’emergere di leader europei, che nel settore aereo sono tre: Air France-Klm, Lufthansa e British Airways-Iberia. Per quel che riguarda la partnership con Alitalia «non sta a me decidere se bisogna andare al di là , ma agli investitori italiani, a come vedono il loro futuro, se lo vedono in un mantenimento della situazione attuale o se lo vedono in un passaggio successivo, con un acquisto di Alitalia da parte di Air France-Klm. Se loro optano per questo secondo punto, noi vedremo se sarà possibile procedere». In ogni caso, il futuro della compagnia italiana è all’interno di questa alleanza, che ha contribuito ai suoi «onorevoli» risultati.
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Pagamenti completamente trasparenti per recuperare la crescita In un momento come questo ognuno ha il dovere di dare il proprio contributo, anche con l’apporto di idee. Non sono una economista, non sono un’esperta di finanza, ma una giornalista generica che ogni tanto prova a capire temi complessi, per poi spiegarli agli utenti. Oggi, come tutti, mi pongo questa domanda: «Come se ne esce?» Il debito italiano conta 1.843 miliardi, il Pil 1.548. I mercati non si fidano del fatto che l’Italia possa ripagare i propri debiti.