Usa, l’occupazione accelera e spinge i mercati

by Editore | 4 Febbraio 2012 2:50

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MILANO – Altra seduta di crescita per i listini mondiali. I dati sul lavoro negli Usa indicano una ripresa più forte del previsto, gli spread periferici scendono ancora e poco importa se l’Eurogruppo ha rinviato di qualche giorno la riunione forse decisiva sull’accordo per ridurre il valore dei crediti bancari alla Grecia, prevista lunedì (ne ha sofferto solo la Borsa di Atene, -3,8%). All’ottimismo speranzoso del governo locale, infatti, fa fronte la cautela dei vertici comunitari, alle prese con una difficile negoziazione in seguito alla quale circa metà  del valore dei bond greci detenuti dalle banche internazionali sarà  stralciato.
Tuttavia, come accaduto in gennaio – tra i migliori avvii d’anno borsistici della storia recente – quando gli investitori scelgono di premiare le buone notizie, non si fermano facilmente. O, forse, vale più la massima di Aldo Ravelli, decano degli operatori di Piazza Affari, secondo cui quando c’è in giro più denaro che titoli, la Borsa è destinata a salire. E di denaro, sui mercati, dopo la tensione sulla liquidità  di fine 2011 cui la Bce ha risposto con un’asta triennale da 500 miliardi, in questo momento ce n’è un mare.
Così le piazze europee sono salite tutte: Londra +1,8%, Francoforte +1,6%, Parigi +1,5%, Milano +1%. In calo anche i differenziali tra Bund tedeschi e altre emissioni sovrane: lo spread italiano è stabile a 377 punti, e a 71 punti quello della Spagna, mentre i titoli francesi riscendono sotto i 100 punti, a 96,8. Più che al debito europeo, però, gli investitori hanno all’economia americana. I dati sull’occupazione a gennaio hanno battuto le stime degli analisti, con una crescita delle paghe non industriali di 243mila unità , ben oltre le 150mila stimate e le 220mila di dicembre. Così il tasso di disoccupazione è sceso dall’8,5% di dicembre all’8,3% di gennaio, segno tangibile che gli Stati Uniti hanno ripreso a marciare. «L’economia si sta rafforzando. La ripresa sta accelerando – ha detto Barack Obama, da Arlington, Virginia. – Abbiamo creato 3,7 milioni di posti di lavoro. Ci sono ancora troppi americani che hanno bisogno di un lavoro o di una paga migliore. Ma l’economia si sta rafforzando. La ripresa sta accelerando». E ha chiesto al Congresso di «non tornare alle politiche che hanno portato alla recessione».
Le buone notizie d’Oltreoceano hanno sospinto i settori ciclici e la finanza, che vedono le premesse per consolidare i profitti aziendali. L’indice Stoxx Europe delle quattro ruote ha guadagnato il 2,7%, quello bancario il 2,5%. Alla Borsa di Milano si sono distinti i titoli del bancari, ma anche quelli del lusso, energetici e industriali. Altro volo per Fonsai (+14,74%) e da Unipol (+19,12%), che ha una proposta di integrazione in corso. Nel credito spiccano Bpm (+9,48%), Banco popolare (+5,2%) e Unicredit (+3,62%). Prese di beneficio su Fiat (-3,68%) a due giorni dai conti, mentre Fiat Industrial sale dell’1,33%. Piaggio sale del 2,91%, dopo l’annuncio di una fornitura di scooter alle Poste italiane per 30 milioni di euro.
Realizzi su Benetton (-1,64%), che chiude a 4,66 euro, 6 centesimi sopra il prezzo d’Opa della famiglia omonima, che prelude alla revoca di quotazione. Battono l’indice anche Parmalat (+1,79%), Cir (+2,01%) e Mediaset (+2,17%).

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