Task force anti-evasione Monti: “Potremo recuperare più di 12 miliardi all’anno”
Una task force contro l’evasione che costa al Paese una perdita di gettito di 120 miliardi all’anno. Il presidente del Consiglio e ministro dell’Economia Mario Monti ha convocato ieri per la prima volta il nuovo organismo di coordinamento costituito per «dare impulso» alla lotta all’evasione fiscale e fissare i paletti di un piano triennale. Presenti il vice ministro Grilli, i sottosegretari Polillo e Ceriani e i responsabili delle cinque articolazioni operative dello Stato in materia di tasse: Agenzia delle Entrate, delle Dogane, del Territorio, dei Monopoli e Guardia di Finanza. «Nel 2011 grazie ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza sono stati recuperati 12 miliardi, ma si può e si deve fare di più», ha detto Monti che ha invitato ad operare con «rinnovata forza», in modo «efficace e non intrusivo», «migliorando il rapporto tra fisco e cittadini». Monti ha definito la lotta all’evasione fiscale un «impegno ineludibile» e ha ribadito che «rigore, equità e sviluppo» rappresentano, anche nel caso della lotta all’evasione, le direttrici su cui si incardina l’azione del governo. Nelle parole del premier si è riaffacciata, seppure sullo sfondo, l’idea di un restituzione delle risorse sottratte all’evasione: «Se ognuno dichiara il dovuto – ha detto Monti – il fisco potrà essere più leggero per tutti». Qualche segnale rassicurante anche sui possibili aumenti di tasse futuri: tra le linee-guida anche l’impegno ad un utilizzo «prudente della leva fiscale» al fine di rilanciare la crescita.
«Bisogna mettere in piedi gli strumenti più adatti di contrasto all’evasione fiscale, a supporto di quella maggior parte dei cittadini che le tasse le paga», ha osservato Grilli. E sempre ieri, durante una audizione in Parlamento, il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, ha lanciato un nuovo grido d’allarme. Con la crisi, ha rilevato il generale, aumenta il rischio di esportazione illegale di contanti dall’Italia all’estero. «Il fenomeno dello “spallonaggio”», ha sottolineato Di Paolo, «è sempre esistito, ma negli ultimi tempi sta vivendo un periodo assai florido».
Agenzia delle Entrate / Un punteggio di rischio a ogni tipo di contribuente
Gli uomini di Attilio Befera sono pronti all’azione. Dopo i blitz delle ultime settimane, da Cortina a Milano a Trastevere, debbono sviluppare il piano triennale che hanno messo a punto in base alle indicazioni politiche del governo e alle proprie strategie tecnico-operative. In prima linea banche dati e redditometro per mettere in opera quella che nel documento si definisce una «accurata analisi del rischio evasione ed elusione» per tipologia di contribuente, per categorie e per ambiti territoriali. Nel mirino le frodi Iva e i grandi contribuenti, ma anche la sinergia con l’Inps per contrastare il lavoro sommerso. L’Agenzia delle Entrate fornisce un criterio di valutazione: per ogni euro speso per il funzionamento, dice, siamo in grado di recuperare 3,6 euro di tasse accertate.
Agenzia delle Dogane / Più servizi informatici per il commercio estero
Sicurezza del commercio internazionale, legalità delle operazioni, contrasto all’evasione sui diritti di confine (dai dazi alle sovraimposte), semplificazione. Sono le indicazioni fornite all’Agenzia del Demanio dal piano triennale di contrasto all’evasione messo a punto dal governo Monti volte a rilanciare gli snodi di trasporto merci all’insegna della legalità In particolare tra i compiti Agenzia delle Dogane ha in agenda ci sono gli «incrementi delle attività e degli interventi a tutela della regolarità e sicurezza nel commercio internazionale». Per raggiungere questi obiettivi sarà potenziato il sistema informatico doganale e sarà intensificato il dialogo con Comuni, enti pubblici e Unione europea.
Guardia di Finanza / Traffici di capitali, frodi e altre operazioni-scontrino
Guerra agli evasori, in Italia ma anche all’estero. Nel mirino le frodi internazionali, l’evasione, l’economia sommersa. Ma anche riciclaggio e aggressione ai patrimoni illeciti. La Guardia di Finanza non abbandonerà i blitz, ma li affiancherà anche alla tutela del mercato dei capitali, alle manovre speculative illecite, alle frodi finanziarie e ai reati societari. Ieri in Parlamento il comandante generale Nino Di Paolo ha parlato di «fiuto» delle Fiamme Gialle, di «controllo del territorio» e della coesistenza nella Guardia di Finanza di qualifiche di polizia amministrativa, tributaria e finanziaria. «Abbiamo la capacità di cogliere segnali di illegalità che non sono percepibili dal mero incrocio di banche dati», ha osservato Di Paolo.
Agenzia del Territorio / Valori catastali irrealistici aggiornati con i Comuni
Dal nuovo catasto, al ruolo affidato dai più recenti provvedimenti nel determinare la base imponibile per il pagamento della tassa sui rifiuti. Una posizione chiave nella nuova strategia fiscale del governo orientata verso i patrimoni. L’Agenzia del Territorio dovrà cooperare con i Comuni per predisporre la «nuova governance del sistema catastale». Punterà all’integrazione delle banche dati e all’introduzione dell’attestazione integrata ipotecario-catastale, assicurando lo sviluppo dei nuovi servizi dell’Anagrafe immobiliare integrata a soggetti pubblici e privati. Importante anche il ruolo dell’Agenzia nel contrasto dell’evasione fiscale nel settore immobiliare.
Demanio e Monopoli / Federalismo da attuare controlli ferrei sui giochi
Occhi puntati su giochi e scommesse che assicurano allo Stato un gettito ingente. In primo piano la lotta al gioco illegale e clandestino ma anche all’evasione che si sviluppa in questo settore in modo da assicurare «un ambiente di gioco legale e responsabile». In attesa di essere trasformata in «Agenzia fiscale», l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato proseguirà la lotta al gioco illecito e al consolidamento delle entrate». Lavoro intenso anche per l’Agenzia del Demanio che si occuperà dell’attuazione del federalismo demaniale e della gestione degli spazi utilizzati dalle Pubbliche amministrazioni centrali. Tre le linee direttrici: contenimento della spesa, generazione di entrate e creazione del valore.
Dipartimento Finanze / Tasse da razionalizzare la riforma partirà da qui
Modernizzazione della pubblica amministrazione, lotta all’evasione fiscale, analisi dei sistemi di tassazione ed evasione. Sono questi i compiti assegnati al Dipartimento delle Finanze, il comparto fiscale del ministero dell’Economia. Tra i suoi obittivi figurano soprattutto quelli di analisi e studio: sarà infatti il Dipartimento a tracciare i profili dell’evasione italiana, ad osservare ed analizzare cifre e statistiche. Tra i suoi compiti anche la ricognizione degli strumenti per mettere in atto la nuova riforma fiscale e la razionalizzazione del nostro sistema. Tra gli obiettivi anche la semplificazione del processo tributario che diventerà telematico con l’introduzione della posta elettronica certificata.
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