by Editore | 23 Febbraio 2012 7:22
ROMA – Carrello della spesa più caro da gennaio 2012. I prodotti acquistati con maggior frequenza dagli italiani – dagli alimentari agli energetici – lo scorso mese sono aumentati del +4,2% rispetto a gennaio 2011 (il dato tendenziale di dicembre era +4,3%) . Questi dati Istat, stima il Codacons, equivalgono ad «una stangata, per una famiglia di 3 persone, pari a 567 euro su base annua». Nonostante questo però, l’indice generale dell’inflazione è risultata in leggero rallentamento: dal 2,4% di dicembre 2011 al 2,3%, se calcolata al netto di beni energetici e alimentari. E l’indice generale dell’inflazione ha segnato un aumento tendenziale del 3,2% e congiunturale dello 0,3%, confermando la stima provvisoria. Mentre il tasso d’acquisito, per il 2012, risulta al +1,6%. Questo rallentamento dell’inflazione – ha spiegato l’Istat – deriva dall’aumento del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni, compensato dal calo di quello dei servizi. Su base annua, i maggiori tassi di crescita hanno interessato le abitazioni, l’acqua, l’elettricità e i combustibili: +7,4%; i trasporti: +7,3%; le bevande alcoliche e i tabacchi: +6,1%. Quelli più contenuti hanno riguardato i servizi sanitari e le spese per la salute: +0,1%; e gli spettacoli e la cultura: +0,4%. Mentre i prezzi delle comunicazioni hanno subito una flessione dell’1,8%.
La Coldiretti ha fatto notare che «nonostante il maltempo e lo sciopero dei trasporti, il prezzo delle verdure è sceso dell’8,7%, mentre sono fortemente aumentati il caffè: +16,5% e lo zucchero: +15,9%».
A livello territoriale, Potenza – dove si sono registrati rincari del 5,0% – L’Aquila e Venezia – con rincari del 4,0% – sono le città dove i prezzi sono aumentati di più su base annua, mentre le variazioni più moderate hanno riguardato Ancona e Firenze: per entrambe +2,7%.
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