Paesi isolati e animali affamati in attesa che la neve cada ancora

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Come a Schiavi d’Abruzzo e a Castiglione Messer Marino dove, per prestare soccorso a malati e per sfamare bestiame che rischiava di morire, sono dovuti arrivare gli elicotteri. 
Il gelo – denuncia Coldiretti – ha ucciso migliaia di animali: mucche, maiali, cavalli, pecore, polli, rimasti senza cibo e vittime dei crolli dei tetti delle stalle. Difficoltà  anche per gli animali selvatici. 
La Protezione civile s’è desta e ha inviato un manuale a tutti i sindaci, sui quali scarica di fatto l’emergenza. Il documento elenca le attività  che i Comuni debbono porre in essere per fornire l’assistenza alla popolazione e l’accessibilità  al territorio». Viene chiesto «di organizzare un presidio per il coordinamento delle attività  e l’individuazione delle priorità , di tenere costantemente informati i residenti, di porre attenzione a quanti necessitano di assistenza sanitaria». Inoltre, i primi cittadini «devono assicurare la disponibilità  di materiali, mezzi e personale per lo sgombero della neve, la funzionalità  delle strutture socio-sanitarie e delle farmacie, interventi preventivi per ridurre l’impatto dell’ondata del maltempo sulla viabilità , l’organizzazione degli aiuti anche in centri adeguatamente attrezzati, riscaldati e, ove necessario, dotati di gruppi elettrogeni». E poi debbono occuparsi della funzionalità  «dei servizi essenziali (elettricità , acqua, gas) e della telefonia fissa e mobile». 
Intanto vengono sollecitati aiuti finanziari allo Stato. «Servono almeno 10 milioni di euro – dice il presidente della Regione, Gianni Chiodi – sarebbe assurdo e impossibile gravare sui cittadini con alte accise e tasse, considerati i numerosi e gravi problemi ai quali hanno già  dovuto far fronte nel corso degli ultimi anni. Serve una compartecipazione dello Stato in termini di risorse che debbono essere distribuite tra le realtà  che stanno valutando l’ipotesi di chiedere lo stato di emergenza. Non può più andare avanti un sistema che prevede l’indebolimento di un territorio colpito da calamità  di tipo meteorologico, come quella che sta flagellando in questi giorni la maggioranza delle regioni italiane». 
Trenitalia ha mandato all’assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, la lista delle tratte ferroviarie che saranno chiuse fino al termine dell’emergenza, ossia la Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni; Giulianova-Teramo; Sulmona-Avezzano-Tivoli; Avezzano-Roccasecca. L’autostrada A24 e A25? Si tinge di colore… È stata istituita «una unità  di crisi» dalla Regione destinata ad «assicurare il monitoraggio completo e continuo sullo stato di percorribilità  attribuendo a seconda della gravità  della situazione tre tipi di codice: giallo, rosso e nero». Intanto i vertici regionali di Cna, Confartigianato e Confesercenti parlano di «migliaia di piccole e medie imprese inattive da una settimana, e di altre migliaia che pur essendo aperte hanno azzerato gli incassi. «Chiediamo – dicono – una proroga delle tasse che le nostre aziende non sono oggi in grado di pagare».


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