No Tav, ancora insulti contro Caselli treni devastati dopo i tafferugli a Torino

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TORINO – Sale la tensione in Val di Susa mentre si avvicinano gli «espropri» per l’allargamento del cantiere di Chiomonte. Ad alimentarla è soprattutto la ricostruzione degli scontri alla stazione torinese di Porta Nuova di sabato sera. Secondo la ricostruzione della polizia circa quattrocento anarchici dei centri sociali milanesi, di ritorno dalla manifestazione a Susa, avrebbero preteso di viaggiare sui treni per Milano gratis. Trenitalia che al mattino aveva scoperto che dei 350 manifestanti partiti dalla Lombardia solo 50 avevano un regolare biglietto si è opposta. Il lancio di pietre e petardi ha originato le cariche del reparto mobile. Per i manifestanti la polizia invece ha caricato senza motivo. Sia la questura che il Movimento cercano di accreditare le loro tesi attraverso filmati le cui immagini sono però simili. In quello del movimento si vede un ragazzo perdere sangue dopo essere stato colpito da una manganellata ma, guardando attentamente, si percepisce che è probabilmente il lancio di una pietra a far precipitare la situazione. Di certo l’unico ferito “ufficiale” di sabato sera è un funzionario della Digos, colpito da una pietra alla tempia. Anche alcuni manifestanti sarebbero rimasti contusi ma non si sono presentati agli ospedali per timore di essere denunciati. Il treno che ha poi riportato i manifestanti a Milano, alla fine degli scontri, è stato distrutto. «Dovrà  rimanere fermo per giorni per le riparazioni» spiegano a Trenitalia mostrando i vagoni deturpati dalle scritte contro il Giancarlo Caselli, le ferrovie e la polizia. È però la stessa polizia a smentire che i giovani responsabili del ferimento di quattro agenti di Protezione Aziendale (la security delle ferrovie) alla stazione milanese sabato mattina siano No Tav. «Si tratta di quattro giovani torinesi che dopo una notte in discoteca a Milano pretendevano di tornare a casa gratis. Sono stati identificati e denunciati dalla Polfer» spiegano in questura a Torino. Ieri però alcuni NoTav hanno occupato per mezz’ora il casello di Avigliana della A32 per distribuire volantini contro gli arresti di gennaio. Per stasera è prevista una fiaccolata tra i boschi che si concluderà  alla baita Clarea, uno dei siti da espropriare, dove i militanti sono pronti ad incatenarsi.


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