Massimiliano e Salvatore, in missione contro i pirati sognando la Puglia e i figli

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Ma anche due papà  premurosi. «Quando tornano a casa dalle missioni infatti la prima regola è il silenzio — dice l’avvocato Manolo Latorre, cugino stretto di Massimiliano —. Non perché si tengano dentro chissà  quale segreto, ma per evitare che i loro figli piccoli possano ascoltare le storie e si possano spaventare». Massimiliano ha quattro figli, Salvatore ne ha due. Massimiliano, 45 anni, è di Taranto. Salvatore, di 10 anni più giovane, è di Bari. Missioni rischiose, a caccia di pirati, mesi e mesi lontano da casa per uno stipendio di 2 mila euro, quando va bene. «Tra un paio d’anni smetto, così potrò dedicarmi completamente alla famiglia» ha confessato una volta Massimiliano al cugino Manolo. Anche perché si arruolò che era un bambino, neppure diciott’anni e alle spalle ha già  l’Iraq, l’Afghanistan e adesso l’India, sulla petroliera a fare il capoteam dei marò. Ma col pensiero sempre fisso a Rosalba, la sua compagna attuale (Max è separato), ai loro tre figlioli e a mamma Carmela, rimasta vedova dopo la morte di papà  Tommaso. Dal Ramada Hotel di Colombo, Sri Lanka, l’11 febbraio alle 16.48, il fuciliere di Taranto ha postato su Facebook l’ultimo messaggio: «Signore e signori vi mando un abbraccio, mi assento per qualche ora o forse per qualche giorno…Alla prossima!». Ora le foto sono state tutte cancellate. L’embargo delle notizie è totale. Ma un nipote, Christian D’Addario, accusa: «Abbiamo saputo di Max dalla televisione, siamo stati noi a informare la madre…».
Per stare vicino alla sua famiglia e cominciare a diminuire un po’ i rischi, Massimiliano tempo fa aveva già  venduto la sua rombante Honda Cbr, con cui prima filava dal porto all’arsenale. Insomma, un tipo con le idee chiare: nel suo futuro c’è solo pace e c’è la sua città , Taranto, per cui concretamente provò anche a darsi da fare, buttandosi in politica prima nel 2007 alle Comunali e poi nel 2010 alle Regionali, sempre candidato nelle liste dell’ex sindaco Giancarlo Cito e del figlio Mario. Ma non fu eletto.
E Salvatore Girone? «È il fratello minore di Massimiliano — dicono i commilitoni alla Caserma Carlotto di Brindisi — c’è un legame molto forte tra loro, ma non immaginatevi dei Rambo, anzi, due ragazzi sempre gentili, allegri. Però allenatissimi e freddi, non due sprovveduti che si mettono a sparare all’impazzata contro dei pescatori». Nella casa di Salvatore, a Torre a Mare di Bari, villette a schiera a due passi dalla spiaggia, la moglie non c’è. Ieri mattina, ha preso in braccio i due figli piccoli di 5 e 6 anni e ha chiuso la porta dietro di sé. Ci tornerà  con Totò, speriamo presto.


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