L’Unar: “Parità di trattamento nell’accesso ad alloggi, servizi assicurativi e registrazioni anagrafiche”
ROMA – L’Unar, ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, interviene su tre tematiche emergenti nell’ambito della quotidiana attività di monitoraggio, contrasto e rimozione delle discriminazioni posto in essere attraverso il proprio Contact Center. Lo fa con altrettante raccomandazioni, adottate sulla base di apposite istruttorie validate dal Comitato tecnico.
L’Ufficio, in sintesi, affronta le problematiche derivanti dalla previsione del requisito della cittadinanza italiana o di requisiti ulteriori rispetto a quelli previsti dal Testo Unico sull’Immigrazione ai fini dell’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e della iscrizione anagrafica, ribadendo come in entrambe le fattispecie “ogni iniziativa assunta in tal senso dalle pubbliche amministrazioni competenti rappresenti una oggettiva discriminazione”.
Nella terza raccomandazione l’Unar si occupa poi della questione delle cosiddette “polizze etniche”, tema sul quale anche a seguito di un apposito tavolo costituito presso l’Ufficio e sulla scorta di uno studio effettuato dall’Isvap, sottolinea la necessità che “le tariffe calcolate dalle compagnie assicurative siano indipendenti dalla cittadinanza degli assicurati”.
“L’Unar, come di consueto – è scritto in una nota -, oltre a diffondere le raccomandazioni in questione presso le Prefetture e tramite la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, l’Upi e l’Anci, provvederà al periodico monitoraggio circa lo stato di attuazione da parte degli organismi competenti”.
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