La Ue: «Google non rispetta la privacy, si fermi»

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L’autorità  francese Cnil, intervenuta su sollecitazione di Bruxelles, ha stabilito che non appaiono compatibili con la normativa Ue sulla protezione dei dati personali. La richiesta è di rinviare l’applicazione della nuova policy, che consente più facilmente di riunire i dati di un utilizzatore dei diversi servizi offerti dal motore di ricerca Usa (verosimilmente a fini commerciali e pubblicitari).
«La nostra analisi preliminare dimostra che le nuove regole di Google non rispondono a requisiti imposti dalla direttiva europea sulla protezione dei dati», ha annunciato il Cnil. L’autorità  francese sostiene che le spiegazioni su come sarebbero stati usati i dati personali appaiono troppo vaghe e difficili da capire «perfino per esperti professionisti» del settore. Il vicepresidente della Commissione europea, la lussemburghese Viviane Reding, ha apprezzato la decisione arrivata dalla Francia perché i consumatori devono essere messi in grado di «poter prendere decisioni consapevoli» nell’uso dei servizi Internet. «Chi offre servizi ai consumatori dell’Unione europea deve seguire le regole europee per la protezione dei dati», ha detto la Reding, ricordando che «le aziende devono garantire che le loro regole sulla privacy siano scritte in linguaggio chiaro». Il responsabile di Google per la protezione dei dati, Peter Fleischer, ha comunicato all’agenzia di stampa Afp che la sua società  è convinta di «aver trovato un giusto equilibrio» con le raccomandazioni dell’Unione europea e si è dichiarata disponibile al dialogo con il Cnil per trovare adeguate soluzioni. Ma l’autorità  francese ha ritenuto di procedere preventivamente considerando che Google rappresenta «più dell’80% del mercato europeo dei motori di ricerca, circa il 30% di quello degli smartphone, il 40% del mercato mondiale dei video online e il 40% della pubblicità  collegata». Una investigazione dell’Antitrust Ue su Google, nata da esposti di concorrenti, è da tempo in corso sotto la supervisione del commissario per la Concorrenza, lo spagnolo Joaquin Almunia.


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