Fitch declassa Mps, Intesa, Ubi e Popolare ma parte la corsa a ricomprarsi i propri bond

Loading

MILANO – Banche in manovra sui loro prestiti. Non è un caso che Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco Popolare, quasi contemporaneamente, abbiano annunciato di voler ricomprare alcune delle loro vecchie emissioni obbligazionarie. L’esigenza nasce dalla necessità  di allinearsi alle richieste dell’Eba, in vista delle verifiche sulla solidità  del patrimonio, programmate per l’8 e il 9 febbraio. L’opportunità  è stata creata grazie a una riforma di Bankitalia che permette a una banca di ricomprare un’emissione senza dover emettere titoli uguali o di qualità  superiore, prima di richiamare un bond, e la liquidità  per procedere al riacquisto è stata fornita dalla Bce. Morale le banche possono ricomprare alcuni dei loro debiti a prezzi scontati con i soldi presi a prestito dall’istituto di Francoforte. L’effetto è positivo sotto tanti profili: la banca guadagna perché offre un premio rispetto ai valori di mercato, ma uno sconto rispetto al valore nominale dell’emissione, inoltre questi bond offriranno interessi superiori sia rispetto ai tassi attuali sia rispetto a quanto offerto dalla Bce.
Unicredit, che aveva annunciato l’operazione lo scorso 24 gennaio, ieri ha comunicato i risultati: con un investimento di 1,32 miliardi, il gruppo si è ricomprato bond che avevano un valore nominale di 1,86 miliardi incassando una plusvalenza lorda di 530 milioni (vale a dire 11-12 punti di patrimonio). A conti fatti, ipotizzando una buona adesione, l’operazione annunciata ieri da Intesa dovrebbe generare invece circa 260 milioni di plusvalenza (8 punti base di Core Tier 1) per riacquistare delle emissioni che hanno un valore nominale di 3,75 miliardi. Il Banco Popolare ha invece annunciato un buy back su 4 miliardi di emissioni da cui dovrebbe generare circa mezzo miliardo di plusvalenza (o 55 punti base). Come spesso avviene in questi casi chi prima arriva meglio alloggia, perché alcuni di questi bond bancari che fino a un mese fa valevano meno della metà  del nominale, dopo la mossa di Unicredit, hanno tutti registrato grandi performance.
Nei prossimi giorni anche Ubi e Mps potrebbero annunciare operazioni simili. La banca bergamasca negli anni ha collocato sul mercato circa 3,6 miliardi di obbligazioni di questo tipo, mentre per l’istituto senese la cifra è poco significativa, dato che complessivamente riguarderebbe circa 650 milioni di vecchie obbligazioni Antonveneta. Infine ieri Fitch ha tagliato il giudizio sulla qualità  del debito su cinque banche italiane: Mps e Banco Popolare sono entrambe scese da BBB+ a BBB, Iccrea Holding e Ubi scivolano da A- a BBB+ , Intesa Sanpaolo passa da A ad A-. Infine tre banche che erano già  state giudicate A- come Unicredit, Popolare di Sondrio e Banco di Desio, sono state tolte dal credit watch negativo.


Related Articles

Mirafiori e Pomigliano da chiudere? Fiat ed Elsa Fornero smentiscono

Loading

Non capita tutti i giorni che una notizia venga smentita – oltre che dai diretti interessati – anche da un ministro della repubblica. Ma se la notizia riguarda la Fiat, si può capire che un ministro piemontese si senta in dovere di fare quadrato.

Tobin tax su azioni e derivati dal 2013

Loading

IL DOSSIER. Emergenza debito. I mercati. Dall’Europa un colpo alla speculazione
La Commissione Ue ottiene il via libera al prelievo sulle transazioni finanziarie grazie all’ok di 11 Paesi. Bruxelles stima 57 miliardi di gettito, ma Londra rimane fuori, così l’incasso potrebbe crollare a 20 miliardi

Gli “Amici” di Bpm sfidano Bankitalia e lasciano invariata la lista per il cds

Loading

Uilca: è solo un confronto. Bonomi candida l’ex Deutsche Bank, Weiss    Via Nazionale voleva il “rinnovo integrale degli organi”. Faro della Consob 

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment