Ermanno olmi sul sito di “reset” “ecco perché ho denunciato bossi”

Loading

Il regista Ermanno Olmi spiega in un’intervista su Reset.it, la versione web della rivista diretta da Giancarlo Bosetti, perché come tanti cittadini ha deciso di rivolgersi alle procure dopo l’esibizione del 30 dicembre del segretario della Lega ad Albino in provincia di Bergamo, con corna e cori di “vaff”. Le denunce, messe in moto da insegnanti di Verona e da gruppi di cittadini si sono estese, attraverso e-mail e social network in dieci procure (da Verona e Bergamo a Milano e Bari). «Non dobbiamo abituarci a questo linguaggio per un malinteso realismo, aderendo a una stupidità  generale come tanti facevano durante il fascismo, quando slogan idioti offendevano chi si ribellava – dice Olmi –. C’è gente che siede in Parlamento e che parla della Padania come colonia o delle differenze razziali tra lombardi e veneti. Una terminologia spinta copre la debolezza insostenibile delle idee». Sul www. reset.it l’intervista integrale e le indicazioni per sostenere le denunce.


Related Articles

L’America celebra Magris

Loading

Gli Stati Uniti celebrano Claudio Magris e il suo romanzo Alla cieca (edito in Italia da Garzanti), complessa autobiografia di un misterioso detenuto che racconta la propria storia spaziando dalla Jugoslavia di Tito a una remotissima Australia, dall’Islanda del mito ai campi di concentramento nazisti, come una sorta di portavoce universale della sofferenza e della ribellione.

Una geografia dei murati vivi

Loading

Un libro di Wendy Brown, pubblicato da Laterza, racconta gli Stati delle recinzioni e la fallimentare politica delle barriere. Rinserrarsi non serve, le identità  si corrodono e le minacce penetrano

Quel pioniere che creò il mito della letteratura tedesca in Italia

Loading

Leonello Vincenti scoprì Silesio. E studiò Goethe e Schiller Cinquant’anni fa, commemorando fraternamente la morte di un maestro non solo della germanistica ma della cultura italiana, Leonello Vincenti, un altro grande, Benvenuto Terracini, ne evocava «l’ironico sorriso divenuto abituale alla maschera del suo volto», subito addolcito in un’affettuosa schiettezza.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment