by Editore | 28 Febbraio 2012 9:48
TORINO – «Forza Luca», un unico coro da Aosta a Palermo. Presidi, cortei e blocchi dei treni: così i gruppi di No Tav sparsi in tutta Italia hanno voluto portare solidarietà a Luca Abbà , l’anarchico che ieri mattina è stato folgorato dalla corrente ed è caduto da un traliccio mentre si opponeva all’allargamento del cantiere dell’Alta velocità in Valsusa.
La protesta dalla piazza si è estesa al web, con un attacco degli hacker che sotto la sigla Anonymous hanno mandato in tilt i siti internet della polizia e dei carabinieri.
Mentre diversi gruppi già si muovevano spontaneamente, lanciando appuntamenti attraverso i social network, un invito alla mobilitazione è arrivato anche dal segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, che ha proposto presidi davanti a palazzo Chigi e davanti alle prefetture di ogni città : a partire da Torino, dove gli attivisti hanno dato vita a un corteo nel pomeriggio e in serata hanno organizzato una fiaccolata sotto le finestre dell’ospedale in cui Abbà è ricoverato.
Le adesioni maggiori a Milano, dove circa 500 persone hanno sfilato da San Babila a Porta Venezia, lanciando petardi contro la redazione di “Libero”, e a Roma Termini, dove il traffico ferroviario è stato paralizzato per un quarto d’ora da 200 antagonisti che sono riusciti a eludere i controlli della polizia e hanno danneggiato un Frecciarossa. Tensione e disordini a Bologna: i manifestanti hanno invaso i binari e ci sono state cariche della polizia. Occupate anche le stazioni di Pisa, Palermo e Ancona con ripercussioni sul traffico ferroviario in tutta la penisola.
A Napoli al corteo contro l’Alta velocità si sono uniti anche gli attivisti del Comitato contro la discarica di Chiaiano, mentre da Vicenza è arrivata la solidarietà a Luca Abbà dei No Dal Molin. Protesta con le barche davanti al pontile della prefettura di Venezia, mentre a Firenze un sit-in sui binari della tranvia ha rallentato il servizio. Iniziative sotto la bandiera No Tav pure ad Aosta, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Piacenza, Forlì, Modena, Parma, Cosenza, L’Aquila, Trieste, Genova, Cagliari.
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