Crac Alitalia, i pm chiedono il processo per Cimoli, Mengozzi e altri cinque

by Editore | 28 Febbraio 2012 3:04

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L’accusa è bancarotta per distrazione o dissipazione. Sei le “operazioni” contestate che, secondo i pm, hanno provocato alla società  «un danno di rilevante gravità ». Due episodi di aggiotaggio sono attribuiti solo a Cimoli, che avrebbe ingannato il mercato con informazioni fasulle.
«Operazioni abnormi», «sperperi delle risorse pubbliche e private» a fronte di «una inesistente prospettiva di vantaggi». Tra il 2001 e 2007, Alitalia per vendite sotto costo e acquisti a prezzi gonfiati avrebbe accumulato perdite per 4,7 miliardi. Agli atti dell’inchiesta più di cinquanta testimonianze, sette rapporti della guardia di finanza, corpose consulenze. La Corte dei Conti ha acquisito tutte le carte in procura e sta a sua volta indagando per quantificare l’eventuale danno all’erario. 
Nella richiesta di rinvio a giudizio i pm Maria Francesca Loy, Stefano Pesci e l’aggiunto Nello Rossi contestano la gestione del settore cargo, 400 milioni di perdite in sette anni. C’erano 135 piloti per cinque velivoli, tra il 30% e il 50% in più. E ancora la vendita di Eurofly al prezzo «incongruo e irragionevole» di circa 14 milioni. Secondo i magistrati, Alitalia compra crediti inesigibili e si accolla debiti da pagare. 
Negli atti si fa riferimento alla cessione di 13 aerei a un prezzo così vantaggioso che il compratore quando rivende realizza «in un brevissimo arco di tempo plusvalenze per cinque milioni». Gli ultimi due MD 80, la compagnia li cede e poi li affitta: incassa 3 milioni ma ne spende 6,5 in canoni di locazione.
La separazione tra Alitalia Fly e Alitalia Servizi per i magistrati ha un solo significato: è servita a dissimulare il mancato risanamento. E l’acquisto di Volare a 38 milioni, superiore di 9 milioni all’offerta di Air One, «ha prodotto una rilevante dissipazione delle risorse» e «ripetute distrazioni» a favore di Volare. E’ in occasione di queste due ultime operazioni che Cimoli – secondo la procura – avrebbe fornito al mercato «notizie idonee a provocare una sensibile alterazione del titolo».
Non mancano le consulenze milionarie. Nel giugno 2004 l’ex ad ha attribuito alla McKinsey un incarico da circa 51 milioni.
Sarà  il gip a decidere. Intanto davanti alla sesta sezione del tribunale ieri è cominciato il processo per aggiotaggio contro l’ex presidente della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre, il manager Gian Carlo Elia Valori e due suoi collaboratori: alla fine del 2007, nell’ambito dell’offerta d’acquisto di Alitalia sarebbero stati presentati due documenti falsi. Ieri il giudice ha accettato la costituzione in giudizio di ben 1.720 parti civili, tra lavoratori e piccoli azionisti.

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