Consigli di letture gay ai forzanuovisti incendiari

by Editore | 4 Febbraio 2012 8:38

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«Il piccolo uovo di Altan, odiosa cultura omosessuale insegnata ai bambini, roghi in piazza». No, non è giusto: quelli di Forza Nuova si lasciano scappare una frasetta via twitter, e subito si ritrovano tutti contro, al grido di omofobi, intolleranti, fascisti, nazisti, nipotini di Goebbels. E anche se loro arrossiscono di gioia per quelli che di certo considerano complimenti, una punta di amarezza resta, perché sanno quanto siano maligne le intenzioni di chi li chiama così. Ma ora basta. E’ tempo di finirla e di spendere qualche parola a favore di questi bravi ragazzi: smettiamola di travisare le loro parole, e cerchiamo di coglierne l’autentico significato.
Per cominciare, nessuno, nemmeno i vetero-comunisti più incalliti, potrà  negare che il paese è attraversato da un’ondata di freddo senza precedenti. Scuole chiuse, treni fermi, strade ghiacciate, anziane signore costrette a tirar fuori pellicce di ermellino baltico o tigre siberiana, a rischio di vedersi assalite per strada da finanzieri armati di redditometro. E volete che, in queste condizioni, a dei forzanuovisti socialmente ipersensibili non sia venuto in mente di fare qualcosa per i propri concittadini?
Fedeli ad antiche e gaie tradizioni, preoccupati di riscaldare almeno un po’ un paese già  paurosamente simile a una confezione di bastoncini Findus, con il loro tweet hanno voluto avanzare una modesta proposta. Un falò, dieci falò, mille falò che intepidiscano le belle piazze italiane e consentano magari di rosolare al contempo zingarelli, immigrati, barboni e caldarroste. E quale combustibile più adatto dei libri? Se poi si tratta di testi per bambini che potrebbero devastare menti ancora in boccio, vanificando anni di pedagogia televisiva (dai reality alle veline, al traboccare di tette-culi-cosce – femminili, of course – tipico delle trasmissioni per famiglie) e insinuando che il mondo è fatto di una somma di differenze, che di famiglie ce ne sono tante e ognuno è libero di inventarsi la sua, che il naturale destino degli omosessuali non è il triangolo rosa… Beh, significa solo prendere due piccioni con una fava.
Ma ragazzi, perché limitarsi a Il piccolo uovo? Ci sono mucchi di libri analoghi che aspettano di alleviare questo gelido febbraio, non lo sapevate? Perché sono giusto vent’anni (e cioè dal 1992, quando Mondadori pubblicò Camilla e i suoi amici, un romanzo per ragazzi della scrittrice Sandra Scoppettone uscito in America già  negli anni ’70) che i tentacoli dell’Internazionale Gay piazzano nelle librerie italiane i prodotti della «odiosa cultura omosessuale». 
Ci vuole poco per scoprire che Il piccolo uovo e gli altri quattro titoli editi dalla casa editrice Stampatello, fondata l’anno scorso e dedicata alle nuove famiglie e ai loro bambini, non sono gli unici libri da bruciare a beneficio di una nazione surgelata. Scoprirete così che nel 2006 è apparso un libro illustrato come Milly, Molly e tanti papà  di Gil Pittar e Chris Morrell(Edt) e nel 2010 è apparso E con Tango siamo in tre di Justin Richardson e Peter Parnell, pubblicato dalla Junior, in cui si racconta la storia (vera e illustratissima) di due pinguini maschi che mettono su famiglia insieme e adottano un uovo abbandonato, la stessa che Altan ha in certo senso rinarrato , ma dal punto di vista di «bambino-uovo» e non dei genitori. E non parliamo di Nei panni di Zaff di Manuela Salvi e Francesca Cavallaro (Fatatrac 2005), in cui si parla di un maschietto che gioca con le bambole e si veste da bambina, o di Quante famiglie! (il Castoro 2010) di Pico Floridi e Amelia Gatacre, che fa sfilare davanti agli occhi innocenti dei piccoli tutti i tipi di famiglia, comprese quelle con due madri o due padri.
Se poi si passa ai romanzi per ragazzi o per giovani adulti, ce n’è a sufficienza per scaldare Piazza San Pietro: finiranno nel fuoco Tu Cher dalle Stelle di Matteo Bianchi (Playground 2006), Love Story di Martina Zaninelli (Edicolors 2004), Cartoline dalla terra di nessuno di Aidan Chambers (Fabbri 2001), Lettere dal mare di Chris Donner (Einaudi ragazzi 1993), Joe e basta di James Howe (Playground 2006), Oh boy di Marie Aude Murail (Giunti 2006; è uno dei migliori romanzi mai scritti sul tema delle nuove famiglie, quindi bruciatene un bel po’), Luna di Julie Ann Peters (Giunti 2010), che si spinge fino a raccontare la storia di una ragazza intrappolata nel corpo di un ragazzo, e dozzine di altri.
Ma non dimenticate un classico che ha precorso i tempi come Extraterrestre alla pari di Bianca Pitzorno, pubblicato per la prima volta nel 1981 e oggi nel catalogo EL, su un giovanissimo alieno che non è né maschio né femmina e che solo alle soglie della pubertà  deciderà  a quale sesso appartenere. E non lasciatevi sfuggire le ultime novità  come Will ti presento Will di John Green e David Levithan, uscito di recente per Piemme (questo sì che è pericoloso: non solo è un romanzo intelligente, ma fa anche ridere).
Se volete documentarvi ulteriormente, in modo da non lasciarvi sfuggire neppure un brandello di carta stampata, potete farlo sul sito delle Biblioteche Comunali di Torino, dove è reperibile una bibliografia nutrita, benché non aggiornatissima, su «Narrativa a tematica omosessuale per l’infanzia e l’adolescenza», o ripescare un’altra bibliografia sull’omoaffettività  prodotta nel 2009 (giusto in coincidenza col gay pride) dalla biblioteca per ragazzi De Amicis di Genova, o procurarvi Oltre la gay barrier, cioè il numero 85/2010 della rivista «Liber», specializzata in letteratura giovanile. Oppure, semplicemente, entrate in una biblioteca e frugate tra gli scaffali : coraggio, c’è sempre una prima volta, e poi lo state facendo per una buona causa.

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