Colf e Master nel Redditometro

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Uno strumento che servirà  a comparare il reddito dichiarato con indicatori di spesa significativi e a far emergere eventuali contraddizioni. 
Intanto il governo starerebbe lavorando ancora al decreto sulle semplificazioni che potrebbe arrivare alla firma del Capo dello Stato sabato oppure ripassare nel prossimo consiglio dei ministri per delle modifiche che potrebbero riguardare proprio degli aspetti di natura fiscale.
I sette pilastri. «Mi piacerebbe arrivare a una dichiarazione dei redditi per le persone fisiche di due paginette, non di 140 come oggi» aveva dichiarato qualche giorno fa Befera. Intanto l’Agenzia da lui diretta ha deciso di scandagliare la vita dei contribuenti, passando al setaccio un centinaio di voci espressive della capacità  di spesa: si va dall’abitazione ai mezzi di trasporto, ci si allarga alle assicurazioni e ai contributi; non si trascura nemmeno l’istruzione e si arriva ricomprendere le attività  sportive, ricreative, di cura della persona; mentre non potevano mancare gli investimenti immobiliari e mobiliari netti. 
La griglia delle voci è stata desunta dall’analisi dei dati di oltre 22 milioni di famiglie, pari a 50 milioni di persone, differenziate anche in funzione del nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza. 
Dentro casa. Niente viene trascurato. Nel capitolo dell’abitazione, ad esempio, ci sono gli immobili di residenza ma anche quelli secondari, ma si tiene conto anche di quello che riguarda l’acquisto (dal mutuo alle intermediazioni immobiliari) e le eventuali migliorie (i costi delle ristrutturazioni). Ma casa significa anche chi se ne cura: il Fisco prende in considerazione il personale di servizio, i collaboratori domestici. Avventurandosi nella nostra vita domestica, il redditometro valuta la presenza di arredi, elettrodomestici e apparecchiature elettroniche. Vengono considerate significative anche le bollette: luce, telefonia fissa e mobile e gas.
Aerei privati. Fuori di casa i riflettori si accendono su tutti i mezzi di trasporto: dalle automobili, alle minicar, ai caravan, alle moto, alle barche, ai mezzi presi in leasing e noleggio, e persino, per chi può permetterseli, agli aerei privati. Il comparto assicurativo è ricco: si terrà  conto delle polizze Rc auto stipulate, e di quelle per incendio e furto e danni. Tra gli indicatori figurano i contratti di assicurazione sulla vita e per infortuni e malattia. Mentre, passando al comparto lavorativo, non vengono trascurati i contributi previdenziali obbligatori e volontari e l’eventuale previdenza complementare. 
Dall’asilo al master. Il comparto relativo all’istruzione è tra i più corposi, comprendendo tra gli indicatori, asili nido e ogni tipo di scuola: dall’infanzia fino alla secondaria e ai master. Ma anche i corsi di lingue straniere e quelli universitari e di preparazione agli esami. Persino i soggiorni studio all’estero e i canoni di locazione per studenti universitari rientrano tra le voci sotto controllo. 
Sport e benessere. Prevedibile che l’occhio del Fisco si allunghi sugli aspetti ricreativi della vita del contribuente, prendendo in considerazione le attività  sportive e le iscrizioni ai circoli culturali e non. Ma anche passioni costose, come quella dei cavalli o dei giochi on line. E poi gli abbonamenti alle pay-tv, agli eventi sportivi e culturali. Il tempo libero verrà  scandagliato ampiamente: sarà  valutata la partecipazione ai viaggi organizzati, i soggiorni negli alberghi e nei centri benessere e tutti i servizi per la cura della persona, presumibilmente quelli di una certa entità .
Arte e gioielli. Non poteva passare inosservata la passione per le cose belle: dagli oggetti di arte e di antiquariato ai gioielli e preziosi di ogni tipo. Del contribuente si valuteranno le spese per il veterinario, le donazioni benefiche e gli assegni periodici corrisposti al coniuge in caso di separazione o divorzio.
Oro e depositi. Un capitolo a parte è dedicato agli investimenti immobiliari e mobiliari netti che vengono valorizzati separatamente con riferimento al biennio precedente e all’anno di stima. Qui c’è un po’ di tutto: dai fabbricati ai terreni, dalle azioni e obbligazioni alle quote di partecipazione, dai fondi d’investimento ai buoni postali, e ogni genere di prodotto finanziario. Fino all’oro e alla numismatica.


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Rieccoci da capo. Chi si aspettava che il governo delle larghe intese trovasse velocemente un modo per mettere mano alla legislazione del lavoro e risolvere le ormai radicatissime storture di un sistema dell’occupazione fuori controllo (dall’approvazione del pacchetto Treu nel 2003 e quindi oltre 10 anni fa) è certamente rimasto deluso e a pagare lo scotto più grande, come spesso accade sono le giovani generazioni.

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