Blitz della Finanza a Sanremo controlli tra il casinò e l’Ariston

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SANREMO – Il blitz è scattato sulla prima nota del Festival. Ieri sera i militari della Guardia di Finanza hanno controllato bar, ristoranti e locali notturni di Sanremo, concentrandosi sugli esercizi commerciali del centro, nei pressi del teatro Ariston. Le Fiamme Gialle dicono sia routine, ma in realtà  la verifica fiscale, cominciata pochi minuti prima del via alla rassegna musicale, ha un sapore particolare. La coincidenza tra l’inizio della kermesse e quegli uomini in divisa che entrano a passo svelto nei ritrovi alla moda della Riviera dei Fiori, non può essere casuale. Assomiglia alle operazioni portate a termine dall’inizio dell’anno a Cortina, Milano, Portofino, Roma. A Sanremo la caccia ai Vip è appena cominciata, gli scontrini e le ricevute di ieri sera sarebbero solo un antipasto: da stamani ai finanzieri sarà  affiancato personale dell’Agenzia delle Entrate per censire auto di grossa cilindrata, imbarcazioni di lusso e relativi proprietari, per incrociare dati raccolti sulle persone arrivate – compresi i protagonisti del Festival, a quanto pare – e stanare i “furbetti” che fanno troppa confusione nella dichiarazione dei redditi.
I primi controlli sono stati effettuati poco dopo le 19 in piazza Colombo, a qualche decina di metri dall’ingresso dell’Ariston, dove c’è un grande parcheggio sotterraneo – da l’altro ieri farcito di Suv e auto di lusso, giura la gente del quartiere – e tutto intorno si trovano i bar più frequentati della città , proprio perché così vicino al teatro. I finanzieri si sono quindi spostati in via Matteotti, l’hanno percorsa tutta sino in fondo: laggiù, ai piedi del Casinò, ci sono altri locali che in questi giorni vengono regolarmente presi d’assalto da turisti e curiosi. Le verifiche hanno riguardato anche i negozi rimasti aperti in via Palazzo, la strada commerciale di Sanremo, e soprattutto i ristoranti di piazza Bresca, i più eleganti, dove si danno appuntamento i cantanti, gli addetti ai lavori festivalieri e quelli che se lo possono permettere.
L’arrivo degli uomini in divisa non poteva passare inosservato in città , in particolare in quel momento in cui l’attenzione era tutta concentrata sugli ingressi all’Ariston. La notizia è stata rilanciata dalle agenzie di stampa, che parlavano di una trentina di militari impegnati nel servizio. Arianna Rovetta, capitano della Guardia di Finanza sanremese, ha cercato di minimizzare l’intervento: «Sono controlli ordinari, li facciamo da sempre. Nei prossimi giorni vi forniremo i dettagli», ha tagliato corto, confermando la presenza di pattuglie per lo specifico controllo di scontrini, ricevute fiscali e del territorio. Nessun blitz, sostiene l’ufficiale. «Quella delle verifiche fiscali in occasione del Festival è una tradizione, per noi». Sarà . Ma la contemporaneità  con l’evento più importante, il fatto che su Sanremo in questo momento si concentri l’attenzione di tutti, rende forse meno casuale l’operazione di polizia. Di sicuro, stando alle testimonianze di diversi cittadini, sono stati in molti ad allontanarsi rapidamente dai locali che ancora dovevano ricevere la visita delle Fiamme Gialle. «Qualcuno è venuto a saperlo grazie ad una telefonata con il cellulare», conferma una barista del centro. «All’improvviso si sono alzati quasi tutti, hanno pagato e sono andati. Qualche minuto dopo sono arrivati i finanzieri. Hanno voluto dare un’occhiata al registratore di cassa e ai libri contabili. Si sono concentrati sugli scontrini di ieri ed oggi. Hanno preso nota, ma era tutto in ordine».
L’intervento della Guardia di Finanza è proseguito fino a tarda notte. Stamani dovrebbe riprendere con una serie di accertamenti in tutti gli esercizi commerciali cittadini. Secondo indiscrezioni i militari dovrebbero cominciare con le gioiellerie e gli alberghi di lusso, Un’operazione che ricalca quella che a fine dicembre era stata portata a termine a Cortina, con multe per milioni di euro comminate agli evasori. Un blitz analogo era stato poi messo a segno dalle Fiamme Gialle e Portofino, altro località  ligure per Vip: «Questi investigatori devono sapere che hanno tutto il mio appoggio», aveva voluto precisare il premier Monti, mentre commercianti ed amministratori pubblici delle località  interessate avevano protestato denunciando quella che secondo loro erano solo una operazione “mediatica”.


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