Altri otto morti, paura per i senzatetto

by Editore | 6 Febbraio 2012 10:00

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ROMA — Una gelida domenica di gente isolata, al buio, bloccata, lasciata a se stessa. Con i consumi di gas che schizzano a 440 milioni di metri cubi al giorno. Troppi.
Un picco eccezionale, in concomitanza con il calo delle forniture dalla Russia, che mette «in allerta» il ministero per lo Sviluppo economico, che valuta ulteriori misure. «Ci prepariamo a momenti difficili» dice il presidente dell’Eni, Paolo Scaroni. Escludendo tagli per i cittadini «ma solo alle imprese che hanno un contratto agevolato che prevede interruzioni». Restano invece ancora 59 mila le case senza luce nel Centrosud, 51 mila nel Lazio, nonostante l’impegno dei 1.050 uomini dell’Enel.
Il gelo siberiano ieri ha fatto altre 8 vittime (oltre 280 in Europa). C’è particolare preoccupazione per i clochard: un senzatetto è stato ucciso dal freddo in un parco a Ostia, un’anziana nella sua casa diroccata a Palestrina, una signora di 78 alla stazione Termini, un cingalese di 37 anni è stato trovato senza vita in un capannone a Lucca. A Mosciano (Teramo) un uomo di 51 anni è stato stroncato da infarto mentre spalava la neve davanti casa. Così sono morti anche un pensionato cardiopatico di 79 a San Severino Marche (Macerata) e un vecchio di 87 anni di Archi (Chieti). Una donna di 91 anni infine è morta a Trieste cadendo a terra spinta da una violenta raffica di bora. A Benevento invece la neve ha salvato la vita di un ventisettenne con disturbi psichici che si è lanciato dalla finestra. Caduto sul morbido, se l’è cavata con qualche contusione.
Sono arrivate le task force. L’esercito ha schierato 530 uomini e 90 mezzi nelle regioni più martoriate dal maltempo. Così la Polstrada con 6.800 pattuglie. I Vigili del Fuoco hanno compiuto 5.400 interventi. L’Anci però denuncia «l’incapacità  collettiva delle istituzioni, noi Comuni siamo rimasti soli con scarse risorse a disposizione». 
Particolarmente grave resta la situazione in Abruzzo, dove il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha dichiarato lo stato di emergenza. Secondo Confindustria ci sono danni per milioni di euro. Riaperte la A24 e la A25. E le travagliate linee ferroviarie Roma-Pescara e Roma-Cassino di Trenitalia, contro cui le associazioni di consumatori preparano ricorsi su ricorsi. Molise in ginocchio, dal mare alla montagna. Guai ad Ancona, sotto 60 cm di neve. Passeggeri bloccati nei traghetti. A Bologna stesi 500 cartoni anti-scivolo sotto ai portici. A Firenze rimosse stalattiti di ghiaccio dai palazzi. Ghiaccio a Venezia sul Canal Grande. Nel riminese la neve ha sfondato un capannone uccidendo 50 mila pulcini. 
E le previsioni sono poco favorevoli. La Protezione civile ha diramato una nuova allerta meteo segnalando per oggi piogge torrenziali al Sud, specie in Sicilia e zone tirreniche, e nevicate sostanziose in Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Marche, Campania e Puglia. 
Da venerdì ulteriore peggioramento. Prossimo fine settimana sotto la neve, da Roma a Torino, dicono gli esperti del Cnr. Secondo la Coldiretti, che ha inviato 10 mila trattori a pulire le strade, il comparto agroalimentare ha subito danni per 100 milioni. E 100 mila sono le tonnellate di cibo non consegnato. Frutta e verdura potrebbero rincarare del 200% avvisa il Codacons. 
Giovanna Cavalli

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