Un tutor per le imprese e verifiche hi-tech ecco la strategia per stanare chi non paga
Il piano d’azione anti-evasione per il 2012 è già pronto. Il blitz-Cortina non è stato che il calcio d’avvio, il botto di Capodanno, che ha inaugurato un anno di dura lotta a chi non paga le tasse. Ieri il premier Monti ha metaforicamente tagliato il nastro della nuova campagna e motivato le truppe: ringraziamenti agli «uomini e donne» delle Fiamme Gialle e dell’Agenzia e capovolgimento del teorema berlusconiano delle mani in tasca agli italiani: non è lo Stato a cacciare le mani nel portafoglio dei cittadini ma gli evasori a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti onesti.
Con questa investitura per il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera e i suoi si prevede un anno di superlavoro. L’obiettivo è portare in cassa più degli 11 miliardi raccolti nel 2011.
Le armi sono già affilate e le munizioni pronte. Lo strumento più importante è contenuto nel decreto Monti: la mega banca dati dei movimenti bancari – operativa tra poche settimane, non appena saranno firmate le convenzioni con Abi e Ania – che consentirà di verificare saldi e movimenti di decine di milioni di c/c, conti titoli, fondi, polizze vita. Questi dati saranno incrociati, attraverso sofisticati algoritmi, con le denunce dei redditi già in mano all’Agenzia. Periodicamente il computer accederà una luce rossa su liste di nomi «sospette» e scatteranno gli accertamenti ad personam. Una rivoluzione rispetto al meccanismo fino ad oggi in vigore dove l’individuazione dei sospetti era fatta attraverso la normale attività di intelligence e solo in una fase successiva si chiedevano alle banche posizioni, saldi e riscontri.
I blitz, che pure continueranno nei centri del divertimento, nelle località Vip, nei porti turistici e ovunque ci sia da verificare, saranno affiancati dal più potente hight tech. Una task force di teste d’uovo dell’Agenzia lavora a tempo pieno per individuare indicatori, profili e sistemi di allarme informatico. Mentre l’indagine del Finanziere appiedato sembra in ombra: come ha rilevato un’analisi del Lef nel 2010 i controlli su scontrini e ricevute sono scesi del 700 per cento. Al contrario i grandi gruppi, bancari, finanziari e industriali saranno oggetto di una verifica H24 on line: è il cosiddetto «tutoraggio» che prevede un fascicolo informatico per ogni grande gruppo economico da parte delle sedi regionali dell’Agenzia.
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