Povertà , Social card estesa agli stranieri e ai senza dimora

by Sergio Segio | 30 Gennaio 2012 11:39

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ROMA – La social card verrà  concessa anche ai senza dimora e agli immigrati indigenti, purché comunitari (area Schengen) o soggiornanti di lungo periodo. E’ la novità  che si profila dopo il consiglio dei ministri di oggi, che ha ripristinato nel decreto sulle semplificazioni la sperimentazione della “carta acquisti” nei 12 comuni con oltre 250 mila abitanti, dopo che la stessa non aveva trovato posto nel milleproroghe.
Il testo del decreto, per questa parte, verrà  definito solo lunedì prossimo perché il governo sta valutando come rispondere a quello che tecnicamente si chiama “EU pilot”: una sorta di avviso che Bruxelles invia a uno stato membro e che dopo sei mesi, in mancanza di risposta concreta, si trasformerà  in procedura di infrazione vera e propria. La procedura sarebbe infatti diventata realtà  tra pochi giorni ed è questo il motivo per cui il governo aprirà  la sperimentazione anche alle due nuove “categorie” di persone povere che erano state finora escluse dal contributo mensile di 40 euro.
Gli immigrati che ne beneficeranno saranno i comunitari (romeni e bulgari compresi) e i possessori di carta di soggiorno (anche se una minima parte di questi ne avrà  bisogno perché per ottenere quel documento occorre dichiarare di avere un reddito sopra la soglia di povertà ).

Per la sperimentazione, impostata dallo scorso governo, saranno coinvolti attivamente, si legge nel comunicato del governo, “soggetti pubblici e non-profit”, per “favorire l’inclusione attiva dei beneficiari”. Sparisce però la centralità  degli “enti caritativi e assistenziali” presente nella prima versione scritta dal ministro Sacconi. Centrali stavolta diventeranno invece le amministrazioni locali, che si avvarranno del volontariato e del terzo settore sulla base di progetti sviluppati in collaborazione con essi.
Tra i beneficiari saranno inclusi, come si accennava, anche senza dimora – che non fruivano finora della carta perché non potevano presentare i documenti richiesti. Qui il governo non farà  altro che recepire quanto concordato con varie associazioni (Acli, Caritas, Fiopsd) al momento della stesura della sperimentazione fatta dal precedente esecutivo.

La sperimentazione si avvarrà  di 50 milioni di euro, presi dal fondo generale della Social card ordinaria, che continua ad essere erogata anche se non si sa ancora con quali disponibilità  e a quale platea di beneficiari (i dati relativi al 2011 dovrebbero essere pubblicati a breve dal ministero dell’Economia). Le due versioni della social card dovranno dunque coesistere, almeno per il 2012.
Caricata dallo Stato con 40 euro al mese, la card ordinaria può essere usata per la spesa alimentare e per pagare le bollette e, fino a tutto il 2010, era stata distribuita a 734 mila anziani e famiglie con bambini sotto i tre anni. Il totale dei fondi caricati sulle carte acquisti erogate da dicembre 2008 a dicembre 2010 è di circa 500 milioni di euro. (st)

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