Portaerei Usa salva marinai iraniani
L’operazione di salvataggio ha avuto luogo giovedì, ha comunicato ieri il Pentagono: l’equipaggio della portaerei Uss John Stennis ha captato un messaggio di aiuto dal padrone del Al Molai, una nave peschereccia con bandiera iraniana. Gli americani hanno allora compiuto una ricognizione, poi sono intervenuti. Spiega il comunicato americano che il peschereccio iraniano era tenuto in ostaggio da 40 o 45 giorni da una quindicina di pirati somali, che vi si erano installati e obbligavano gli ostaggi a fare da equipaggio usando il peschereccio per le proprie scorribande. Ora i pirati sono stati arrestati, e i marinai iraniani sono ora liberi e stanno tornando verso casa.
Gli Stati uniti, che non hanno relazioni diplomatiche con l’Iran, hanno definito l’operazione «un gesto umanitario». E il Pentagono si è tolto la soddisfazione di sottolineare che la portaerei Uss Stennis è proprio quella che ha appena lasciato il Golfo persico, e a cui si riferiva il capo dell’esercito iraniano quando martedì scorso l’ha ammionita a «non ripresentarsi nel Golfo». Non è noto se l’Iran era stato avvertito dell’operazione di salvataggio, ma i marinai e il capitano del peschereccio hanno ringraziato con calore.
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