Nuove regole per farmacie, notai e mutui casa

by Editore | 10 Gennaio 2012 9:01

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ROMA — Carburanti, mutui, professioni. È in dirittura d’arrivo il primo decreto del governo Monti per le liberalizzazioni. E intanto i tassisti sono già  in strada a protestare. Ieri i titolari delle auto bianche hanno manifestato contro l’ipotesi di rilascio di nuove licenze: all’aeroporto di Linate per un’ora si sono rifiutati di caricare i clienti. A Bologna nella mattinata, a piazza Maggiore, si era tenuto un presidio cui hanno partecipato centinaia di tassisti. E già  protestano anche altre categorie: farmacisti, commercianti, petrolieri, professionisti.
Il governo però vuole andare avanti. Ieri, intervenendo a Porta a Porta, Antonio Catricalà , sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha confermato l’accelerazione: «Contiamo di chiudere entro il 20 gennaio, vogliamo fare un provvedimento di urgenza, un decreto, per portarlo il 23 in Europa. Ma vogliamo che i partiti si esprimano». E, ancora: «Il documento che io e Monti stiamo assemblando riguarda tutti i settori, dall’energia ai trasporti fino ai servizi bancari. Non solo taxi e farmacie. Limitare l’intervento solo a questi sarebbe assurdo».
Catricalà  ha anticipato che nel decreto sono previste «molte più farmacie. Si tratta di consentire ai cittadini di avere i giusti sconti. Anche sui notai è previsto un aumento della pianta organica particolarmente rilevante». Inoltre, sarà  affrontata la questione dell’acqua. «Il referendum ci impedisce un intervento diretto con le stesse modalità , ma anche sull’acqua pensiamo di fare delle modifiche». Infine, sulle ferrovie «ci sono strutture e situazioni che avvantaggiano il monopolista pubblico».
Dopo la liberalizzazione degli orari del commercio, comincia dunque la fase due. Il nuovo decreto secondo le indiscrezioni conterrà  una sorta di cronoprogramma e segnerà  le tappe del percorso dei prossimi mesi. Ma ci saranno anche alcune misure che avranno ricadute concrete nell’immediato. Sui carburanti il governo sta mettendo a punto varie ipotesi contro il caro-benzina: l’allargamento delle licenze per trasformare i distributori in piccoli supermarket della strada; e misure per agevolare la diffusione di pompe multimarca e indipendenti per aggirare l’oligopolio delle grandi compagnie. Interventi immediati sono attesi anche per professioni, farmacie, taxi e soprattutto servizi bancari. Per tentare di abbattere le spese per i mutui (troppo alte in rapporto al costo effettivo del denaro) si pensa di vietare la vendita abbinata di polizze assicurative, norma che potrebbe essere accompagnata da altre misure «a tutela dei clienti».
Stamane, per fissare le linee sulle liberalizzazioni, Angelo Alfano riunirà  i vertici del Pdl a via dell’Umiltà . Pierluigi Bersani, segretario del Pd, invece invita Monti ad «avere coraggio. I commercianti hanno già  dato tanto, adesso chi deve dare sono le professioni, le banche, le compagnie petrolifere e tanti altri».

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